Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

CACCIAPAGLIA A GIOIOSA MAREA: NON ESISTE PERIFERIA NELL’ARTE E NELLA MUSICA NON ESISTONO I GENERI

Pieno successo dell'evento 'Piano Concert Ballet' di Roberto Cacciapaglia, sulla spiaggia di Gioiosa Marea, con il Corpo di ballo Arkè e le coreografie di Matilde Demarchi: 13 Agosto 2014, h. 21.30. L’associazione Officine Lucore ha organizzato l’evento

Gioiosa Marea (Me), 14/08/2014 – Non ancora attrezzati per camminare sulle acque imperturbabili e costanti del mare Tirreno, a Gioiosa Marea si sta prendendo l’abitudine (da un paio d’anni in qua) di camminare sulla spiaggia, di sera, quando la calura scolora, ma non del tutto ancora si arrende.

E là sedersi, “in' fra le tende bandir la cena, / in una sera così serena. / Mare sì placido, vento sì caro, / scordar fa i triboli  al marinaro”.

Sì, qua è possibile comprendere davvero il linguaggio della musica e dell’arte. Comprendere che non esiste periferia nell’arte e nella musica non esistono i generi, se non per intendersi, per avvicinare o allontanare chi della musica ama solo un ‘genere’. Così, qua sospesi, su questa spiaggia di Gioiosa Marea, alle note dell’immenso pianoforte di Roberto Cacciapaglia, immenso di bravura e mistica suggestione volevo dire, è facile sentire la musica del cuore del mare che batte al ritmo della danza di Arkè e delle coreografie di Matilde Demarchi. E’ bello mescolare (nella propria testa) alle frasi del pianoforte di Roberto Cacciapaglia  le note taglienti di una chitarra, di Santa Lucia di Teodoro Cottrau (1849), considerata la prima canzone italiana:

“Sul mare luccica l'astro d'argento. / Placida è l'onda; prospero è il vento. / Venite all'agile barchetta mia! / Santa Lucia, Santa Lucia”.
Ecco la straordinaria possanza della musica: non sempre ha bisogno delle parole per tradursi in lingua russa o magrebina, per raccontare l'Antartide. Così per il repertorio proposto da Cacciapaglia nel suo “Piano Concert Ballet”: una magnifica selezione di brani tratti dal suo ultimo CD Alphabet e alcuni brani dai suoi lavori precedenti registrati con la Royal Philharmonic Orchestra in una trascrizione per pianoforte solo.

Lo ha precisato Vittorio Sgarbi: “Non c’è periferia nell’arte”, perché nell’arte non esistono i generi, semmai il bello. E Cacciapaglia il bello lo ha spiegato e offerto in note cristalline, sgocciolate da quel mare Tirreno dove ha vissuto le estati della sua adolescenza ed ora dell'estiva vita adulta d’artista. Cacciapaglia a Gioiosa Marea suona (per il secondo anno non consecutivo) per un pubblico inusuale, numeroso e silente, seduto su quella spiaggia che tra non molto tornerà ai suoi lunghi silenzi invernali:

“Stu viento frisco fa risciatare: / chi vo' spassarse jenno pe mare? / Vuje che facite 'mmiezo a la via? / Santa Lucia, Santa Lucia! La tènna è posta pe fa' 'na cena; / e quanno stace la panza chiena / non c'è la mínema melanconia. / Santa Lucia, Santa Lucia!»
Santa Lucia è considerata la prima canzone italiana perché 'trattata' come un brano commerciale: strutturato come una canzone di musica leggera (strofa e ritornello), tradotto in lingua italiana, arrangiato e lanciato sul mercato. In tempi recenti Pino Daniele ha reso bene l’idea di come sia possibile “lanciare sul mercato” prodotti scritti e cantati in lingua partenopea; Franco Battiato lo ha fatto magnificamente con la lingua siciliana.

Poi, tra non molto “Veni l'autunnu / scura cchiù prestu / l'albiri peddunu i fogghi / e accumincia ‘a scola / d’u mari già si sentunu…”.
In altre parole: Viene l’autunno, fa buio prima, gli alberi perdono le foglie / e comincia la scuola / da mare già si sentono…”

Bella serata, tanta gente, grande successo anche per le Officine Lucore, organizzatori dell’evento.

Mimmo Mòllica

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“Non c’è periferia nell’arte - dice Vittorio Sgarbi in un’intervista a Matteo Grazioso. - Con i mezzi di comunicazione così veloci, da qualsiasi luogo si può fare arrivare ovunque la propria voce. Nell’arte - aggiunge Sgarbi - non ci sono né capitali e né provincia”.

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