Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

“POZZO II” E “GOTHA”: SEQUESTRATI I BENI DI CARMELO GIAMBO’

Gli interessi illeciti sono provenienti da gioco d’azzardo, estorsioni, infiltrazione negli appalti pubblici, imposizione di servizi e forniture di conglomerati cementizi, riqualificazione del lungomare di Ponente di Milazzo (ME), metanizzazione di numerosi Comuni del messinese
Messina, 12/08/2014 - Nella mattinata odierna, i Carabinieri del R.O.S. hanno eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla successiva confisca dei beni, disposto dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione - a carico di GIAMBO’ Carmelo, imprenditore quarantatreenne originario di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), attualmente detenuto a seguito delle condanne riportate nell’ambito dei processi scaturiti dalle indagini “Pozzo II” e “Gotha”.

Tali indagini, nel documentare la riorganizzazione del sodalizio barcellonese proprio sotto la direzione del citato GIAMBÒ, ne avevano evidenziato gli interessi illeciti nel settore del gioco d’azzardo e delle estorsioni e nell’infiltrazione negli appalti pubblici, attraverso l’imposizione di servizi e forniture di conglomerati cementizi, in particolare nelle opere di riqualificazione del lungomare di Ponente di Milazzo (ME) e di metanizzazione di numerosi Comuni del messinese.

I proventi venivano ripartiti con i contigui clan dei “MAZZARROTI”, di Mazzarrà Sant’Andrea e dei “BONTEMPO SCAVO” di Tortorici, mediante un articolato sistema di sovrafatturazioni e di contabilizzazione di operazioni inesistenti, che coinvolgeva il circuito di imprese riconducibili anche allo stesso GIAMBÒ ed ai suoi prestanome.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, hanno quindi riscontrato come la netta sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio dell’interessato derivasse dalle attività illecite documentate.

Il decreto di sequestro colpisce aziende, beni mobili, immobili e rapporti di credito, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, risultati nelle disponibilità del GIAMBÒ, sebbene in parte intestati a terze persone.

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