Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BARCELLONA P.G., ALBANESE FERMATO PER L’OMICIDIO DI UN MAROCCHINO

DOGA ARBEN, nato a Tirana (Albania) il 27.1.1961
Nel corso della notte, in Barcellona Pozzo di Gotto (ME),i Carabinieri rinvenivano sul marciapiede antistante l’ingresso della propria abitazione, il cadavere di un cittadino marocchino,classe1978, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, già noto alle Forze dell’Ordine. Dai primi accertamenti, l’uomo sarebbe stato attinto più volte con un corpo contundente alla nuca, che ne avrebbe causato la morte. Indagini in corso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto., i Carabinieri in serata sottopongono a fermo un cittadino albanese
Barcellona P.G., 21/09/2014 - Alle ore 4 circa del 21.09.2014 giungevano, sull’utenza 112 alcune telefonate con le quali delle persone avvisavano che si udivano delle urla di una donna in via Case Nuove a Barcellona P.G. I militari, intervenuti con immediatezza sul luogo, constatavano la presenza del cadavere di MACHKOUR Alì, nato in Marocco il 2.3.1978, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, già noto alle Forze dell’Ordine.

Dai primi accertamenti, anche sulla base delle indicazioni fornite dai testimoni e dalle immagini di alcune telecamere presenti nella zona, a cagionare la morte dell’uomo, attinto più volte con un corpo contundente (verosimilmente un bastone) alla nuca, sarebbe stato DOGA ARBEN, nato a Tirana (Albania) il 27.1.1961, residente a Barcellona Pozzo di Gotto, che inizialmente risultato irreperibile, veniva attivamente ricercato dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto.

Il predetto, sentendosi braccato dalla incessante attività di ricerca dei militari, nel pomeriggio odierno si presentava presso la sede dei Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, ove alle ore 19.30 circa veniva sottoposto al fermo di indiziato del delitto di omicidio del citato cittadino marocchino, provvedimento disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Dr. Mirko Piloni.
Il movente è da ricercare in pregressi forti dissidi fra i due soggetti.

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