Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RENZI RIAPRE LA QUESTIONE DELL’INUTILE PONTE SULLO STRETTO

Dopo che era stato messo in soffitta dal Governo Monti, Renzi vuole riaprire la partita del Ponte sullo Stretto, una partita da chiudere definitivamente per diversi motivi – lo afferma Luca Lecardane coordinatore regionale dell’associazione Net Left
15/09/2014 - Tralasciando l’aspetto ambientale che è importante, ma conosciuto ai più visto lo stravolgimento dell’ecosistema marino, vogliamo soffermarci su altri tre motivi. Il primo motivo è tecnico: visto che la Sicilia si allontana dalla penisola di due millimetri all’anno, secondo rilevazioni satellitari, quindi assolutamente precise, dovrebbero costruirlo con cemento elastico e non crediamo sia stata fatta questa grande scoperta ancora; un altro aspetto è economico: vero è che l’ammontare delle sanzioni per la mancata costruzione del ponte ammontano a un miliardo di euro, ma il costo complessivo dell’opera è di 6 miliardi di euro (costo aggiornato tenendo conto dell’inflazione degli oneri finanziari), e, per un Ponte che non servirà a nulla, e che avrà una vita di massimo 200 anni, ci sembra eccessivo; infine – conclude Lecardane - vi è un aspetto più tecnico, ci domandiamo a cosa possa servire un Ponte che faccia attraversare più velocemente quello spazio tra la Sicilia e la penisola se poi, una volta arrivati qui ferrovie, autostrade e porti sono da terzo mondo? Non sarebbe meglio investire i soldi in infrastrutture interne rendendo più sicure le strade, più veloci i collegamenti ferroviari e trasformando, ammodernandoli, i porti della Sicilia in maniera tale da renderla centrale per il trasporto merci nel mediterraneo?

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