Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SCUOLA: LUNEDI' SI TORNA IN CLASSE, IL 17 IN SICILIA TRA RINCARI E INEFFICIENZE STORICHE

Domani 15 settembre si torna sui banchi di scuola in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. In Puglia e in Sicilia il rientro in classe è previsto invece mercoledì' 17 settembre
Palermo, 14 sett. 2014 - Lunedì 15 settembre riprende l’anno scolastico. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, inaugurerà l’anno scolastico insieme agli studenti in un birrificio artigianale all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario ‘Emilio Sereni’ di Roma, impegnato in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Al progetto prenderanno parte i ragazzi della scuola e alcuni giovani in stato di detenzione.

Con la riapertura delle scuole  milioni di famiglie si troveranno ad affrontare questioni annose e problemi mai superati, dal caro-libri alla sicurezza degli istituti. I genitori dovranno mettere mano al portafogli per acquistare libri, zaini, quaderni e corredo scolastico vario per gli studenti, andando incontro ad una vera e propria stangata - denuncia il Codacons -. Solo per il corredo scolastico si spenderà il 2% in più rispetto al 2013, e per l’acquisto di penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc. una famiglia media dovrà mettere in conto una spesa annua compresa tra i 450 e i 490 euro a studente, che arriva ad una media di 840 euro se si aggiungono anche i libri (con picchi fino a 1.100 euro a studente).

C’è poi il problema dei testi scolastici: il Ministero dell’istruzione fissa ogni anno i tetti massimi di spesa per i libri, cui le scuole devono attenersi nel fornire l’elenco dei testi adottati, ma puntualmente gli istituti sforano tali tetti costringendo le famiglie ad esborsi superiori alla soglia massima consentita. Per tale motivo l’associazione lancia una iniziativa in favore dei genitori: “Segnalate al Codacons tutti quelle scuole che, nel fornire l’elenco dei libri adottati per l’anno scolastico 2014/2015, hanno superato di oltre il 10% i tetti previsti dal Ministero a seconda del livello di istruzione – afferma il Presidente Carlo Rienzi - Provvederemo noi a denunciare gli istituti per omissione, abuso e aggiotaggio e per i danni economici prodotti alle famiglie”.

L’associazione dei consumatori, infine, rinnova l’allarme sulla sicurezza degli edifici scolastici: aule sovraffollate e strutture non a norma rappresentano un serio pericolo per la salute di studenti e insegnanti. Per tale motivo è possibile valutare il livello di sicurezza della propria scuola e l’eccessivo affollamento delle classi compilando i due appositi TEST pubblicati sulla pagina “scuola sicura” del sito www.codacons.it , e denunciare tutte le situazioni fuori legge.


In arrivo la stangata di settembre per le famiglie italiane, che con la riapertura delle scuole dovranno mettere mano al portafogli per acquistare libri, zaini, quaderni e corredo scolastico vario per gli studenti.

Si va da diari e quaderni "low cost" a zaini e astucci griffatissimi con le marche del momento, sempre più richieste dai giovanissimi e sempre più costose.
In base alle stime del Codacons solo il corredo scolastico comporterà un maggior esborso di circa il +2% rispetto al 2013, e per l’acquisto di penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc. una famiglia media dovrà mettere in conto una spesa annua compresa tra i 450 e i 490 euro a studente – spiega l’associazione - cui va aggiunta una spesa media per i testi scolastici tra i 300 e i 350 euro a seconda della scuola e del livello di istruzione, per un totale che va dai 750 agli 840 euro a studente, ma che può anche raggiungere i 1.100 euro a ragazzo.

“Il Ministero dell’istruzione deve intervenire per contenere la spesa delle famiglie ed impedire i rincari dei testi scolastici e lo sforamento dei tetti massimi fissati dallo stesso dicastero – afferma il Presidente Carlo Rienzi – La stangata che attende gli italiani sul fronte della scuola, infatti, minerà i consumi in altri settori, perché le famiglie sempre più in difficoltà saranno costrette a rinunciare ad altri acquisti per poter mandare i propri figli a scuola, con evidenti danni per il commercio e l’economia nazionale”.

Il capogruppo di Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo, richiamando l’allarme lanciato dall’associazione sulla stangata che attende le famiglie alle prese con l’acquisto di libri e corredo scolastico, ha chiesto al Governo di bloccare per i prossimi 5 anni i rincari dei libri.

Il Codacons chiede al riguardo al Ministero di utilizzare i Nas per individuare quei libri scolastici che da un anno all’altro subiscono aumenti dei prezzi di listino, senza tuttavia subire modifiche sostanziali ai testi che cambiano per pochi piccoli e insignificanti dettagli.

Il termine delle lezioni del prossimo giugno e' concentrato nella settimana dal 6 al 13. I primi a chiudere saranno gli studenti dell'Emilia Romagna e del Molise, che lasceranno la scuola gia' il 6 giugno. Giorno 8 tocchera' a Lazio e Lombardia, mentre il 9 suonera' l'ultima campanella a Trento e in Puglia. Il 10 chiuderanno Campania, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto, mentre giorno 11 tocchera' ad altre sei regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Valle d'Aosta).

Ultimi a lasciare le aule saranno gli studenti della Sicilia (13 giugno) e della provincia di Bolzano

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