Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“LEOPOLDA 2014: L'ABOLIZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO SCATURISCE DALL’INTERNO DEL THINK TANK DI RENZI

“Leopolda 2014: dopo la cancellazione del diritto di sciopero le corporazioni?”
Roma, 27 ottobre 2014 – "Una delle posizioni più preoccupanti espresse nel corso della Leopolda 2014 è stata quella di Davide Serra, che ha auspicato l'abolizione del diritto di sciopero all’interno del Pubblico Impiego. Di certo non si è trattato di un’esternazione estemporanea propria dell’interessato ma di un ragionamento che scaturisce dall’interno del Think Tank di Matteo Renzi. Tanto è che ancora non c’è stata una smentita da parte del premier in persona, infatti le uniche dichiarazioni sull’argomento provengono finora solo da alcuni rappresentanti secondari del suo entourage, quali la Madia e la Boschi.”

Con queste parole il Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili, ha commentato la strategia di Renzi, secondo il quale “il posto fisso non esisterebbe più perché sono cambiati i tempi, perché è cambiato il mondo del lavoro. Un’asserzione a mo’ di chiosa, in perfetto pendant con l’affermazione di Serra”.

Aggiunge Attili: “Si tratta di affermazioni pericolose, che ci riportano indietro nel tempo di 50 anni o forse più. Noi rifiutiamo posizioni massimaliste e comprendiamo che serve una riforma complessiva del mercato del lavoro, per consentire di adeguare tempestivamente le strutture produttive alle condizioni del mercato stesso, sia esso pubblico o privato. Ma i lavoratori”, sottolinea Attili, “non possono essere soggetti, nell’espletamento delle loro mansioni quotidiane, a possibili vessazioni del datore di lavoro. Un conto è dire che si deve semplificare il mercato del lavoro, un altro è dire che devono essere abolite le garanzie.”

“Dalle affermazioni di Renzi e di Serra gli intenti del governo sono a questo punto chiari ed evidenti”, conclude il Segretario Generale della UILPA, “i lavoratori ed in particolare i lavoratori pubblici devono essere tartassati e vessati, anche superando diritti costituzionalmente garantiti. Il prossimo passo quale sarà? Il ritorno alle corporazioni?”

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