Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PONTE SULLO STRETTO: I SOLDI VADANO ALLE FAMIGLIE SICILIANE E CALABRESI, NON A OPERE INUTILI

30/10/2014 - Il Governo deve fornire chiarimenti urgenti sullo stanziamento di quasi 1,3 miliardi di euro per il Ponte sullo stretto, o la Corte dei Conti sarà chiamata ad indagare sull’ennesimo caso di utilizzo “fantasioso” di soldi pubblici. Lo afferma il Codacons, intervenendo in merito alla nota collegata al Def nella quale spunta un finanziamento di 1.287.324.000 euro per l’opera bloccata dal Governo Monti.

“Da una parte IL Premier Renzi pensa di trovare risorse ricorrendo all’aumento dell’Iva e delle accise sulla benzina inserendo clausole di salvaguardia che danneggiano pesantemente le famiglie, dall’altro sembra voler stanziare una cifra abnorme per un’opera dalla controversa utilità, che non migliorerà certo le condizioni economiche dei cittadini del sud Italia – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Ci aspettiamo una smentita urgente del Governo su tale finanziamento; in caso contrario sarà inevitabile un ricorso alla Corte dei Conti per fare luce sul corretto utilizzo dei soldi pubblici”.

“Con questi 1,3 miliardi di euro il Governo avrebbe potuto aiutare le famiglie calabresi e siciliane in difficoltà, considerando che proprio in queste due regioni si registra il più elevato tasso di povertà d’Italia” – conclude Carlo Rienzi.

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