Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

FRASSICA A 'CHE TEMPO CHE FA', È RIUSCITO A FARCI DIVERTIRE QUEL TANTO CHE BASTA PER DIVERTIRSI

Nino Frassica non è facile intervistarlo, nemmeno per un veterano come Fabio Fazio. Molto più facile lasciarsi intervistare. Nino Frassica non ha dato il meglio di sè a 'Che tempo che fa' in un'intervista che in alcuni momenti era più la prova del sarto, una elegantissima lotta tra ‘potenti’ della televisione. Dal canto suo Nino Frassica è  riuscito a farci divertire quel tanto che basta per divertirsi abbastanza

Roma, 16/11/2014 – Nino Frassica è geniale e non è facile intervistarlo, nemmeno per un veterano dell’intervista come Fabio Fazio. Molto più facile sarebbe stato lasciarsi intervistare. Molto più facile e naturale per un geniaccio come Nino Frassica, abituato a capovolgere le cose, a guardarle all’incontrario, con la testa sotto e i piedi all’aria. Nino Frassica non è soltanto un bravo presentatore, un ex ragazzo della periferia messinese, un ex comico rimasto un comico, un bravo attore, un innovatore delle televisione e uno scrittore (con tanto di occhiali da vista per apparire tale). Frassica è un modo di dire, un modo di pensare, un modo di far pensare e di farsi pensare.

Ha inventato un modello di frate (frate Antonino), una località inesistente che forse esiste veramente (Scasazza), un maresciallo talmente improbabile da desiderarlo ognuno nella caserma del proprio paese, un dicitore che non vuol essere ‘fine’ ma nemmeno grossolano: giusto!

Così Frassica non ha dato il meglio di sè a 'Che tempo che fa', in un'intervista che in alcuni momenti sembrava la prova dal sarto, una elegantissima lotta tra ‘potenti’ della televisione, tra primattori in generi diversi eppure simili se non uguali, perchè tutti e due risaputamente bravi. E gli sforzi di Fabio Fazio, di trovare una chiave per affrontare e mettere a proprio 'disagio' l'inafferrabile personaggio e creare la stessa atmosfera creata con Claudio Bisio e Massimo Gramellini sono stati premiati solo a sprazzi.

Dal canto suo Nino Frassica avrebbe voluto una bella pista di lancio dalla quale decollare per uno di quei bellissimi voli pindarici cui sono avvezze la sua mente e la fantasia che da essa sprigiona. Ma Frassica è appena riuscito a farci divertire quel tanto che basta per divertirsi abbastanza. Ci divertiremo di più leggendo il suo ultimo libro “La mia autobiografia (70% vero, 80% falso”), volume fresco di stampa che domani, 17 novembre, sarà presentato a Messina alla libreria Ciofalo. Lui stesso racconterà ai messinesi che andranno a farsi firmare la copia fresca di... incontro, del suo libro. Perché sarà inutile chiedersi qual è la parte vera della sua autobiografia e quale quella inventata. Diciamo metà e metà: cioè l'80% falsa e il 70% vera. Metà e metà, insomma.

E non faremo in tempo a finire di leggere questo nuovo, divertentissimo 'penultimo' libro che potremo tenerci pronti per il prossimo capolavoro dell’inventiva di frate Antonino da Scasazza: il libro dei plurali, come e perché furono inventati: per non essere sempre singolari nel parlare e nel pensare. Semplice, no?

m.m.
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