Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PROROGA PRECARI A MILAZZO, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE ALL’ON. PANARELLO

Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dall’on. Filippo Panarello, l’amministrazione comunale replica con la seguente dichiarazione:
Milazzo, 23/12/2014. “Le dichiarazioni rilasciate dall'Onorevole Panarello sono un falso politico che sa di vecchio sistema elettoralistico, aggravato da chi siede in commissione lavoro della Regione Sicilia. Che nel 2014 si cerchi di fare politica sulle spalle di persone che da 25 anni sono tenuti in balia delle onde, e da lui totalmente dimenticate, è veramente crudele. La valutazione sulla delibera di questa amministrazione comunale, relativa alla proroga triennale del personale precario, viene definita dal deputato regionale " priva di valore". Chiediamo pubblicamente all'Onorevole Panarello di dirci in base a quale norma dello Stato Italiano o della Regione Siciliana, quella delibera è priva di valore. Dica l'Onorevole Panarello quale norma impedisce ai comuni in dissesto di poter prorogare i contratti dei precari qualora siano in regola con quanto disposto dalla legge, così come è il Comune di Milazzo.

Non si limiti a delle dichiarazioni di massima che poi inevitabilmente finiscono con il confondere le idee e gettare discredito su chi, a differenza di quanto fatto alla Regione siciliana, ha studiato ed approfondito la norma che regola la stabilizzazione dei precari nella nostra Regione. Ce lo dica prima di giorno 30 dicembre, quando con una postilla da azzeccagarbugli, la Regione porrà rimedio ai propri errori dei quali non si è accorta in fase di stesura della Legge 5 del 2014. Non si spiegherebbe altrimenti la riunione oggi a Palermo di alcuni deputati regionali per cercare di interpretare la norma nazionale. Ci viene da chiedere all'Onorevole Panarello, ma lo scorso anno cosa ha capito di quello che ha votato? Risponda a quanto gli stiamo chiedendo pubblicamente senza tentare di sorvolare sull'argomento. Il gioco è chiaro.

Dire che è quell'emendamento del prossimo 30 dicembre che salverà i precari del Comune di Milazzo così da potersi giocare la carta in campagna elettorale. Nulla di più politicamente falso. All'onorevole Panarello offriamo una possibilità senza precedenti. Quella di dimostrare l'inadeguatezza di questa amministrazione citando norme e riferimenti legislativi. Se così non fosse, prenderebbe sempre più corpo la nostra idea di una certa politica regionale e locale che , a distanza di tanto tempo, continua a giocare con la vita lavorativa dei precari per cercare di trovare fortune elettorali difficilmente raggiungibili in altro modo. Anche su quelli che invece sono tranquilli e prossimi ad un percorso di stabilizzazione che finalmente li porterà ad avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato”.

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