Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

NAPOLITANO DAL QUIRINALE, GRILLO DA UNA CATACOMBA: QUALCHE TRATTO SPECIALE E UN PO' DIVERSO

01/01/2015 - Il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è andato in onda ieri sera, 31 dicembre 2014 alle ore 20.30, in diretta televisiva a reti unificate, tradizionale discorso di San Silvestro che quest'anno potrebbe coincidere con il fine mandato. Sempre ieri sera, 31 dicembre 2014 alle 20.30, in diretta streaming su http://bep.pe/DiscorsoFineAnno, è andato in onda il discorso di fine anno di Beppe Grillo, in concomitanza con quello del presidente Napolitano.

Nel suo messaggio di fine anno, dal Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha tra l'altro detto:
"Il messaggio augurale di fine d'anno che ormai dal 2006 rivolgo a tutti gli italiani, presenterà questa volta qualche tratto speciale e un po' diverso rispetto al passato. Innanzitutto perché le mie riflessioni avranno per destinatario anche chi presto mi succederà nelle funzioni di Presidente della Repubblica. Funzioni che sto per lasciare, rassegnando le dimissioni: ipotesi che la Costituzione prevede espressamente. E desidero dirvi subito che a ciò mi spinge l'avere negli ultimi tempi toccato con mano come l'età da me raggiunta porti con sé crescenti limitazioni e difficoltà nell'esercizio dei compiti istituzionali, complessi e altamente impegnativi, nonché del ruolo di rappresentanza internazionale, affidati dai Padri Costituenti al Capo dello Stato."

In quegli stessi momenti Beppe Grillo, in streaming, esordiva:

"Siamo qua in una versione leggermente differente dalle solite: siamo nel nuovo ufficio della Casaleggio Associati, una specie di catacomba dove aleggiano gli spiriti, gli spiriti quelli buoni. Noi siamo qua dentro per, quasi cospirare, per parlare di cose che sono assolutamente proibite fuori o pericolose: onestà, lealtà. Queste cose che ormai fuori vengono percepite come rivoluzionarie o eversive. Voglio farvi un saluto diverso dagli altri anni, un saluto senza rimpianti perché cosa potremo rimpiangere del 2014 che se ne va? Renzi, le balle di Renzi? Cosa potremo rimpiangere? Un attentato alla democrazia e alla costituzione di due partiti il PD e il Pdl? Ricordate il PDmenoelle? Sembrano cose del passato remoto, due partiti che si sono uniti per disfare la Costituzione. Un partito dove il fondatore Dell’Utri è in galera, ha preso 9 anni per associazione esterna mafiosa e il suo Presidente è stato mandato via dal Senato per leggera evasione fiscale, condonata con "4 giorni" in un ospizio, è fantastico, questo è un Paese meraviglioso!"


Da Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Napolitano così proseguiva nel suo discorso:

"A quanti auspicano - anche per fiducia e affetto nei miei confronti - che continui nel mio impegno, come largamente richiestomi nell'aprile 2013, dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare a trarne le conseguenze. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006, dal Parlamento in seduta comune. Secondo l'opinione largamente prevalente tra gli studiosi, si tratta di una valutazione e di una decisione per loro natura personali, costituzionalmente rimesse al solo Presidente, e tali da non condizionare in alcun modo governo e Parlamento nelle scelte che hanno dinanzi né subendone alcun condizionamento.
Penso che questi semplici chiarimenti possano costituire una buona premessa perché Parlamento e forze politiche si preparino serenamente alla prova dell'elezione del nuovo Capo dello Stato."

Beppe Grillo: "Forse il 2015 ci porterà dei risultati straordinari! Può darsi che l'ebetino si toglierà di mezzo, magari con le Olimpiadi allenandosi con i 100 metri ostacoli quando sarà rincorso dalla popolazione. Forse avremo una grande soddisfazione perché per raggiunti limiti di età Napolitano, che ha condiviso (e anche leggermente sponsorizzato) questo sfacelo, si toglierà da questa posizione molto precaria che ha oggi come Presidente della Repubblica. Magari Forza Italia - Forza Mafia, chiamatela come volete, non ci sarà più, avrà percentuali da prefisso telefonico. Forse succederà qualcosa, ma non bisogna spargere la voce, succederà qualcosa! L’abbiamo già fatta succedere. In Parlamento ci hanno preso in giro, ci hanno messo in un angolo, andiamo sui tetti, facciamo provocazioni, andiamo… cerchiamo di far conoscere quello che succede veramente dentro del comma 5 che modifica il comma 7 del comma 9, del comma 11, della legge 45 poi vai a vedere, chi è? Cos’è? Non si sa!"

Giorgio Napolitano: "Un anno fa, nel messaggio del 31 dicembre, avevo detto : "Spero di poter vedere nel 2014 almeno iniziata un'incisiva riforma delle istituzioni repubblicane". Ebbene, è innegabile che quell'auspicio si sia realizzato. E il percorso va, senza battute d'arresto, portato a piena conclusione. Non occorre che io ripeta - l'ho fatto ancora di recente in altra pubblica occasione - le ragioni dell'importanza della riforma del Parlamento, e innanzitutto del superamento del bicameralismo paritario, nonché della revisione del rapporto tra Stato e Regioni."

Beppe Grillo: "Il programma del M5S per l'Italia. E' una partenza. Poi ci sarà da riformare la burocrazia, le tasse, avere delle tasse più eque, ma è normale questo. Lo faremo con i decreti che hanno usato loro, lo faremo in brevissimo tempo: leggi anticorruzione, proteggeremo il Made in Italy, la piccola e media impresa, faremo il reddito di cittadinanza, Dio mio, il reddito di cittadinanza! Bisogna non farsi sentire, non facciamoci sentire. Vuole dire che se uno perde il lavoro può avere la possibilità in 3 anni di avere tre lavori e se non accetta perde il diritto di cittadinanza, l’abbiamo fatto, abbiamo le coperture, abbiamo tutto in modo che nessuno deve rimanere indietro, Dio mio che concetto della politica!"

Giorgio Napolitano: "Tutti gli interventi pubblici messi in atto in Italia negli ultimi anni stentano a produrre effetti decisivi, che allevino il peso delle ristrettezze e delle nuove povertà per un così gran numero di famiglie e si traducano in prospettive di occupazione per masse di giovani tenuti fuori o ai margini del mercato del lavoro. Guardando ai tratti più negativi di questo quadro, e vedendo come esso si leghi a debolezze e distorsioni antiche della nostra struttura economico-sociale e del nostro Stato, si può essere presi da un senso di sgomento al pensiero dei cambiamenti che sarebbero necessari per aprirci un futuro migliore, e si può cedere al tempo stesso alla sfiducia nella politica, bollandola in modo indiscriminato come inadeguata, inetta, degenerata in particolarismi di potere e di privilegio."

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