Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BARCELLONA P. G: VIOLENTA LA MOGLIE, IN CARCERE 36ENNE STRANIERO


La giovane italiana, col supporto del Movimento antiviolenza di Messina, denuncia ai Carabinieri il gravissimo episodio di violenza subito il giorno prima dal marito, con il quale ha deciso concludere il rapporto. La donna racconta di essere stata costretta con la violenza ad un rapporto sessuale completo. Raccolta la disperata denuncia i Carabinieri rintracciano l’autore; i medici hanno confermato l’avvenuta violenza. Immediatamente disposto il fermo, per il concreto e attuale pericolo di fuga nel paese d’origine

Barcellona Pozzo di Gotto, 28 febbraio 2015 - Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri di una Stazione Carabinieri nel comprensorio barcellonese e del Nucleo Operativo della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno portato in carcere un 36enne straniero, residente in un Comune della fascia tirrenica, per il grave reato di violenza sessuale nei confronti della moglie, una ragazza italiana poco più giovane. Il soggetto, nella giornata del 26.02.2015 è stato sottoposto a fermo di persona gravemente indiziata di delitto, emesso dai Sostituti Procuratori Dott. Fabio Sozio e Dott.ssa Federica PAIOLA della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Ieri si è tenuta l’udienza di convalida dinanzi al GIP del Tribunale di Barcellona, il Dott. PUGLIESE, che ha convalidato il fermo e ha disposto l’accompagnamento del fermato presso il carcere di Messina Gazzi.

La vicenda inizia il giorno 26, quando la giovane italiana grazie al supporto della Dott.ssa Elvira Alessi, Presidente del movimento nazionale antiviolenza di Messina, decide di recarsi nella Caserma di una Stazione Carabinieri della fascia tirrenica e raccontare il gravissimo episodio di violenza subito il giorno precedente da parte del marito, con il quale da tempo ha deciso concludere il rapporto. La donna racconta, non senza disagio e difficoltà, di essere stata raggiunta dal marito e di essere stata costretta con la violenza ad un rapporto sessuale completo. Immediatamente i militari che raccolgono la disperata denuncia si attivano per rintracciare l’autore della violenza che nel giro di poche ore viene individuato e portato in caserma. Gli esami medici successivamente svolti dalla donna hanno confermato l’avvenuta violenza e il Sostituto Procuratore Dott.ssa Paiola ha immediatamente disposto il fermo del soggetto straniero, per il concreto e attuale pericolo che lo stesso si desse alla fuga, avendo i propri legami nel paese d’origine.

La gravità indiziaria sul conto del fermato ha trovato piena conferma non soltanto nelle dichiarazioni della donna, ritenuta dal GIP attendibile e credibile sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, ma anche per la corrispondenza del racconto della vittima raccolta dagli inquirenti e le lesioni subite.

Il giorno successivo infatti, il Dott. Pugliese, concordando pienamente con l’operato della Procura e dei Carabinieri di Barcellona P.G., ha convalidato il fermo e ha disposto l’accompagnamento del fermato al carcere di Messina.
Il GIP ha tenuto conto nella sua disposizione di eminenti esigenze cautelari sul conto dell’indagato, in particolare circa il pericolo più che concreto ed attuale della reiterazione del reato, alla luce della ricostruzione della complessa vicenda da parte dei Carabinieri. Infatti non sarebbe stato il primo episodio di violenza, quello subito e denunciato dalla giovane italiana. Sono al vaglio della Procura altre circostanze riferite dalla vittima dalle quali si evince il carattere violento e spregiudicato dell’uomo. Lo stesso, condotto presso gli Uffici della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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