Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BERLINER PHILHARMONIKER SUL PALCO DEL TEATRO “VITTORIO EMANUELE” DI MESSINA

Direttamente dalla Germania i grandiosi solisti dei Berliner Philharmoniker, con il nome di Ensemble Berlin, saliranno sul palco del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, domenica 22 febbraio, ore 18, con l’organizzazione dell’Associazione Musicale “V. Bellini”. Curioso repertorio con oboe, fagotto e pianoforte. Lo spettacolo è uno dei più imponenti della Stagione unificata con l’Accademia Filarmonica di Messina ed è in collaborazione con E.a.r. Teatro peloritano. Buona la prima assoluta dell’Eneide di Virgilio - Secondo libro, a cura del pianista Giovanni Puliafito e della voce recitante in lettura metrica, Giuseppe Ramires

Messina, 20 febbraio 2015 - Il trio d’eccezione, Ensemble Berlin, proveniente direttamente dalla Germania, salirà sul palco del Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, domenica 22 febbraio, ore 18, con l’organizzazione dell’Associazione Musicale “V. Bellini”. Questa, giunta alla sua 58a Stagione Concertistica, offre uno dei più imponenti spettacoli del cartellone unificato con l’Accademia Filarmonica di Messina ed è in collaborazione con E.a.r. Teatro peloritano. Accoglie i grandiosi solisti dei Berliner Philharmoniker, Christoph Hartmann oboe, Sophie Dartigalongue fagotto e Anna Kirichenko pianoforte che porteranno opere cameristiche inusuali nelle sale da concerto e susciteranno una notevole curiosità per la selezione musicale, proprio per la presenza di questi particolari fiati. I brani saranno di Lalliet, Saint-Saëns, Mozart, Poulenc.

Da lodare la “messa in scena” che è appunto ricercato “concerto teatrale” dell’Eneide di Virgilio – Secondo Libro, firmato sempre dalla “Bellini”, eseguito lo scorso sabato 14 febbraio, al Teatro “Annibale di Francia”, dal pianista Giovanni Puliafito che ha composto le musiche originali e dalla voce recitante in lettura metrica, Giuseppe Ramires, nonché presidente e direttore artistico dell’Associazione.
L’Ensemble Berlin nasce, nel 1999, per iniziativa dell’oboista Christoph Hartmann, oboe solista dei Berliner Philharmoniker e di una porzione di solisti della grande orchestra tedesca. Il debutto avviene in occasione del Landsberger Sommermusiken, un festival musicale estivo creato e diretto, a tutt’oggi, dagli stessi strumentisti di questa formazione e che ospita regolarmente alcune fra i migliori gruppi cameristici tedeschi ed europei. Dopo il grande successo di pubblico e di critica fatto riscontrare al festival Landsberger Sommermusiken, i musicisti della Filarmonica di Berlino hanno deciso di esibirsi come Ensemble Berlin, anche al di fuori della loro rassegna. Così, dal 1999 ad oggi l’ensemble ha effettuato numerosi concerti, esibendosi nei più importanti festival e sale da concerto d’Europa.

Questo trio tedesco è una formazione aperta e flessibile che può includere archi, fiati e, talvolta, il pianoforte, fino a contemplare numerose altre possibilità d’assieme strumentali, espressioni del vasto repertorio cameristico dal periodo classico in poi. Il repertorio del gruppo, vista la duttilità e l’eccellenza tecnica dei musicisti, è quanto di più elastica si possa immaginare e prevede, oltre al repertorio cameristico classico e alla musica del periodo barocco, l’esecuzione di adattamenti musicali, pot-pourris strumentali, romanze da salotto, divertissements ottocenteschi su temi tratti dall’opera, ricongiungendosi direttamente, in questo modo, alla fiorente e ricca tradizione dell’opera da salotto affermatasi nel XIX secolo. L’Ensemble Berlin ha inciso vari dischi. Ricordiamo le efficaci trascrizioni di due grandi classici della storia della musica: una versione per nonetto dalla Wandererphantasie di Franz Schubert e una versione per quintetto di fiati del quartetto d’archi di Giuseppe Verdi (accolto calorosamente dalla critica); il cd EMI dedicato alla musica di Antonio Pasculli (Editor choice per la rivista Gramophone); le recenti trascrizioni di altri due capolavori, i Quadri d’una esposizione di Musorgsky e Le Tombeau de Couperin di Ravel (record of the week per la RBB Kultur).

Tornando all'Eneide di Virgilio in concerto, l’idea è sorta nel prof. Ramires, già docente di lettere e latino, con la convinzione che il testo leggendario, tra viaggi di eroi e la fondazione di Roma, a distanza di duemila anni, mantenga una sua fortissima vitalità ed enfasi. L’artefice del progetto che ha avuto un ottimo riscontro anche nella matinée, organizzata con le scuole (600 posti occupati) il 13 febbraio, al Palacultura, “frequenta” l'Eneide da moltissimi anni, avendo dedicato tanti studi al suo autore. Inoltre, ha già effettuato nel 2014, alla Chiesa di S. Maria Alemanna, il primo libro sulle note sempre ispiratissime dell’artista, Giovanni Puliafito, proiettato da sempre verso la sperimentazione e specializzato nelle incursioni nel cinema.
Ben 800 versi epici (tratti dal secondo libro) sono protagonisti della scena e si fondono con il ritmo incalzante, costruito dal bravo pianista, dopo il confronto sulla narrazione con Ramires e le sue attente letture in italiano e in latino. “La potenza sonora della poesia virgiliana - spiega il direttore - può superare l'oggettiva difficoltà di una esecuzione in metrica e in latino. La musica, composta egregiamente da Puliafito, ha fatto il resto”.

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