Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

GENOVESE, AL VIA IL PROCESSO SUI 'CORSI D'ORO', TRA I 23 IMPUTATI IL DEPUTATO DEL PD E IL COGNATO RINALDI (PD)

Messina, 26/02/2015 - Davanti alla prima sezione penale del tribunale di Messina ha preso l’avvio il processo sui 'Corsi d'oro' che vede tra i 23 imputati alla sbarra il deputato nazionale del Partito Democratico Francantonio Genovese e il cognato Franco Rinaldi, deputato regionale del Partito Democratico. Al centro della vicenda vi è una truffa ai danni della alla Regione Siciliana per la gestione dei corsi di formazione professionale in Sicilia. Il deputato nazionale del Pd Francantonio Genovese, coinvolto assieme alla moglie Chiara Schirò, è tutt'ora ristretto nel carcere di Gazzi a Messina.

I difensori degli imputati maggiori hanno chiesto la riunificazione dei due tronconi processuali, ma i giudici non hanno accolto la loro richiesta. Il processo nasce dalla seconda tranche dell'inchiesta sui 'Corsi d'oro'.

A Messina, il 19 marzo 2014, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina uomini della Squadra Mobile e della Sezione di polizia giudiziaria della Questura di Messina e del locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza diedero esecuzione alla notifica della richiesta di autorizzazione all'esecuzione di misura cautelare personale nei confronti del parlamentare messinese del Partito Democratico Francantonio Genovese (già in precedenza notificata presso la Presidenza della Camera dei Deputati) e a quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, a seguito di un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina. Le persone interessate dalle ordinanze di custodia sono: Salvatore La Macchia, Domenico Fazio, Roberto Giunta e il commercialista Stefano Galletti.

Depositata alla Camera la richiesta di arresto per il deputato del Pd, Francantonio Genovese, già segretario regionale del partito democratico ed ex sindaco di Messina, firmata dal Gip di Messina Gianni De Marco, nell'ambito dell'inchiesta "Corsi d'oro" sulla formazione professionale. Per Genovese si attende l'autorizzazione a procedere, mentre i suoi collaboratori, Salvatore La Macchia, Domenico Fazio e Roberto Giunta, e il commercialista Stefano Galletti, sono stati già arrestati questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile di Messina.

Genovese è al suo secondo mandato parlamentare alla Camera dei Deputati. Nell'indagine, coordinata dai sostituti procuratori della Repubblica Fabrizio Monaco, Liliana Todaro e Antonio Carchietti, e dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, sarebbero emerse speculazioni sui noleggi di attrezzature e sull'acquisto di immobili per svariati milioni di euro. Nella prima fase della stessa indagine erano stati posti agli arresti domiciliari la moglie di Genovese, Chiara Schiro', e Daniela D'Urso, moglie dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca, assieme ad altre sette persone. In quel caso, le accuse hanno riguardato i finanziamenti per la formazione professionale regionale per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013 agli enti Lumen, Aran e Ancol. Ora l'indagine si estende agi enti Enfap, Enaip, Ial Training Service, L&C Training and consulting, Cesam, Ecap, Cesofom, Apindustria e Reti. All'attenzione degli investigatori i corsi organizzati da enti professionali legati ai due parlamentari e alcune compravendite o cessioni di rami d'azienda tra gli stessi enti.

Ai nuovi destinatari delle misure cautelari viene contestato il delitto di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di progetti formativi tenuti da numerosi centri di formazione professionale.

Le indagini, dirette dal Procuratore Aggiunto, dott. Sebastiano Ardita, e dai Sostituti, Camillo Falvo, Liliana Todaro, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, hanno permesso di accertare che i soggetti indagati, attraverso gli enti di formazione e società filtro appositamente create, grazie a prezzi gonfiati per l'acquisto di beni e servizi o, addirittura, a prestazioni totalmente simulate, sottraevano a loro vantaggio i fondi assegnati per lo svolgimento dei corsi di formazione.
La gran parte degli artefici dei reati sono risultati tra loro legati da vincoli di parentela e/o di assoluta fiducia. L'onorevole Genovese, destinatario della richiesta di misura cautelare, emerge dall'attività investigativa come l'unitario centro di interessi cui fanno riferimento una ragnatela di enti e società, uniti tra loro da una trama volta a consentire, attraverso meccanismi di fatturazione in tutto o in parte inesistenti, la sistematica sottrazione di consistenti volumi di denaro pubblico.
Genovese, nel corso del tempo ha acquisito, grazie ad una rete di complici riferibili anche alla propria famiglia, il controllo di numerosi enti di formazione operanti in tutta la Sicilia e, parallelamente, di una serie di società che gli hanno permesso di giustificare le appropriazioni, così da lucrare illeciti profitti.

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