Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIORGIA MELONI INCONTRA A PALERMO GLI OPERATORI DI ALMAVIVA

Domenica 1 marzo 2015, alle ore 9.30, in Piazza Politeama a Palermo, il presidente nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, incontrerà una delegazione degli operatori dell’azienda Almaviva, per i quali sono stati annunciati 1700 esuberi a livello nazionale, dei quali ben 1300 a Palermo, per ascoltare direttamente da loro le denunce finora inascoltate dalla politica locale e nazionale

Roma, 28 febbraio 2015 - Questa crisi aziendale non deriva dall'assenza di lavoro per il settore call center ma dall’assenza di leggi, o il loro mancato rispetto, e dalla politica delle delocalizzazioni sfrenate. Giorgia Meloni ascolterà dagli stessi operatori il fatto che tantissime società in outsourcing, con l’avvallo dei committenti consenzienti (come Wind, Vodafone, Tim, Sky, Fastweb, ecc.), hanno siglato un patto di ferro a scapito dei lavoratori call center italiani.Il patto consisterebbe nel mancato inserimento negli appalti di clausole che tengano in considerazione il costo del lavoro: questa scelta comporta lo scatenarsi di gare al massimo ribasso, con le società in outsourcing che fanno offerte che da sole non pagherebbero nemmeno il costo del lavoro italiano.

Queste aziende assumerebbero in seguito i lavoratori pagandoli meno di quanto prevede il contratto nazionale delle telecomunicazioni oppure delocalizzando il traffico all’estero in Romania e Albania. In questi Paesi non ci sono obblighi di rispettare la legge sulla privacy, con il rischio di mettere a repentaglio la sicurezza dell’utente finale, ovvero il cliente, che fornisce i suoi dati personali a lavoratori stranieri senza alcuna tutela.I lavoratori di Almaviva chiederanno al presidente di FdI-An di proporre una normativa contro la delocalizzazione selvaggia e il rispetto del contratto nazionale del lavoro delle telecomunicazioni, sia dal punto di vista economico che delle clausole sociali dell’art 53 del CCNL. Queste norme prevedono, infatti, che nel caso di perdita della commessa, il committente vincitore abbia l’obbligo di riassumere i lavoratori alle stesse condizioni economiche ed inquadramenti.

«Siamo al fianco dei lavoratori di Almaviva: porteremo le loro istanze in Parlamento e chiederemo al Governo di intervenire subito per difendere i posti di lavoro e il futuro di tante persone», ha detto il presidente di FdI-An, Giorgia Meloni.

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