Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“I GIOCATORI” DEL CATALANO PAU MIRÒ AL VITTORIO EMANUELE DI MESSINA

Al Vittorio Emanuele arrivano “I Giocatori” del catalano Pau Mirò, per la regia e traduzione di Enrico Ianniello, in scena con Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Luciano Saltarelli. Da giovedì 26 febbraio al primo marzo. Repliche giovedì, venerdì e sabato alle 21 e domenica alle 17.30

Messina, 23/02/2015 - In un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, quattro uomini giocano a carte. La stanza è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l’eccezione. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto. Rouge et noir. Le vite di quattro amici possono svolgersi interamente attorno a un tavolo, tra una partita a carte e la moka del caffè appena fatto? Siamo a Napoli, ma anche ovunque, in un vecchio appartamento in cui la regola è accettare i fallimenti, propri e altrui, tanto ciò che conta è fare un’altra partita.

«Come per Chiòve – scrive il regista Enrico Ianniello, volto conosciuto anche della fiction di Rai1, che già a Messina, alla sala Laudamo, ha proposto Chiòve, sempre dell’autore catalano Pau Mirò – ho ambientato la vicenda a Napoli, anche se questa volta si tratta di una collocazione esclusivamente linguistica,senza riferimenti geografici recisi. Questa assenza di un luogo definito mi pare una cifra fondamentale dei quattro personaggi raccontati da Pau Mirò: quattro uomini senza un’età dichiarata, senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione. Quattro uomini che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l’unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire».

I giocatori (Els jugadors) di Pau Mirò
traduzione e regia Enrico Ianniello, con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Luciano Saltarelli
collaborazione artistica Simone Petrella, costumi Francesca Apostolico, direzione tecnica Lello Becchimanzi, produzione Teatri Uniti in collaborazione con OTC e Institut Ramon Llull
Els Jugadors ha vinto il Premio Butaca 2012 – riconoscimento assegnato dal governo della Catalogna agli autori teatrali che contribuiscano a valorizzare la cultura della comunità autonoma – come migliore testo in lingua catalana.


Estratti dalla stampa:
"...un testo pieno di sfumature, che regala al suo grande potenziale comico un autentico e persino commovente spessore umano(...), mostruosamente bravi gli attori" - Corriere della Sera
"un superbo e fallimentare quartetto umano che dà i brividi(...). Un avvenimento." - la Repubblica
"Con bravura Pau Mirò tiene il testo in equilibrio delicato fra il riso, la tragedia e quel tanto di angoscia che la situazione provoca(...) i quattro interpreti sono formidabili nel rendere i loro personaggi, per la misura, la versatilità, il continuo sovrapporsi di registri interpretativi diversi. Da vedere." - l'Unità

Commenti