Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TEATRI: IL GOVERNO RENZI MORTIFICA LA TERRA DI PIRANDELLO, MUSCO, SCIASCIA E CAMILLERI

Palermo, 25/02/2015 - «Convocare con urgenza la Commissione Cultura dell’Ars». È la richiesta avanzata da uno dei suoi componenti, Nello Musumeci, parlamentare dell'opposizione, dopo l’esclusione di tutti i teatri siciliani dalla lista di quelli di rilievo nazionale, "evento che - sottolinea il deputato - comporterà una perdita di fondi per le strutture siciliane». «Anche sulla cultura l'Italia si è fermata a Napoli. Leggo con sgomento che nessun teatro siciliano è stato inserito dal governo Renzi nella lista di quelli di prima fascia. nonostante l'isola sia ricca di produzioni ed eccellenze. Mentre tutti sono in crisi, - afferma Musumeci - alcuni teatri siciliani, come lo Stabile di Catania e il Biondo di Palermo, hanno raggiunto percentuali di crescita notevoli, ma a Roma non interessa: i teatri siciliani restano esclusi senza alcuna giustificazione. Questa è la terra di Pirandello, di Angelo Musco, di Turi Ferro, di Leonardo Sciascia e oggi di Pino Caruso e di Andrea Camilleri, solo per fare alcuni nomi, una terra mortificata e tradita», ha concluso Musumeci. "Mi preoccupa il silenzio assordante del mondo della cultura".

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