Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MASSIMO ROMAGNOLI: “AIUTIAMOLO, LO STATO DEVE GIUDICARLO IN ITALIA, SI E' IMPEGNATO PER LA DIFESA DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO"

Il sig. Rinaldo Muscolino, siciliano all'estero, ci scrive riguardo alla delicata vicenda di Massimo Romagnoli, l'ex deputato di Forza Italia originario di Capo d'Orlando arrestato in Montenegro lo scorso dicembre con l’accusa di traffico d’armi: "Sono profondamente sconcertato e triste per quanto sta accadendo a Romagnoli. Vorrei poter contattare i suoi familiari e tutte le persone che considerano che Massimo debba tornare quanto prima in Italia per essere giudicato in Patria. Bisogna fare il necessario da parte dello Stato italiano per proteggere un connazionale nella difesa dei più elementari diritti"

Roma, 18 marzo 2015 – Ci scrive il sig. Rinaldo Muscolino in merito alla delicata, complessa quanto dolorosa vicenda di Massimo Romagnoli, l'ex deputato di Forza Italia originario di Capo d'Orlando, arrestato in Montenegro lo scorso dicembre con l’accusa di traffico d’armi, estradato nelle scorse settimane negli Usa su richiesta degli Stati Uniti, dopo due mesi trascorsi nel carcere di Podgorica.
L’estradizione ha colto tutti di sorpresa, “senza nemmeno avvisare gli avvocati, rimettendo ogni decisione alla giurisdizione americana”. Lo stesso avvocato Nicola Pisani, difensore dell’ex deputato Massimo Romagnoli, parla di “mossa inaspettata, anche nei modi con cui è stata messa in atto” della quale pensare “tutto il male possibile”.

Ed è all’avv. Nicola Pisani, prima che a noi, che il sig. Rinaldo Muscolino si è rivolto scrivendo:
“Egregio avvocato, ho cercato documentazione su internet in riferimento a quanto accaduto a Massimo Romagnoli. Sinceramente sono profondamente sconcertato e triste per quanto gli sta accadendo. Non essendo di mia competenza entrare nel merito dell'accaduto vorrei semplicemente poter contattare i suoi familiari e tutte le persone che considerano che Massimo Romagnoli debba ritornare quanto prima in Italia, per essere giudicato per i reati che gli vengono contestati. Le accuse a lui contestate sono talmente gravi che bisogna - pertanto - fare il necessario da parte dello Stato italiano per proteggere un connazionale nella difesa dei più elementari diritti. Posso solo dire che Romagnoli (pur essendo differente la mia ideologia politica), per quanto mi consta, si è prestato per la difesa degli italiani all'estero e in particolare dei siciliani all'estero.
In attesa di riscontro la saluto attentamente”.

Ed a noi il sig. Muscolino scrive:

“In qualità di siciliano all'estero da quando sono nato, vorrei fare qualcosa per Massimo Romagnoli, per aiutarlo a tornare alla sua Patria, onde poter spiegare le sue disavventure ed essere giudicato dai suoi paesani ... Sono convinto che nel caso abbia commesso reati non eluderà le sue responsabilità. I siciliani, soprattutto i siciliani all'estero, sanno comportarsi onestamente... soprattutto nelle avversità.”
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ROMAGNOLI ESTRADATO NEGLI USA INVOCA L’ITALIA: “IN UN CARCERE ITALIANO AVRÒ LA CERTEZZA DI ESSERE GIUDICATO NEL MIO PAESE”

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