Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA. L’EMERGENZA TIR E L’ATTRACCO DI TREMESTIERI, NECESSARIA UN’INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA

Messina, 2015. L’emergenza tir e l’insabbiamento dell’attracco di Tremestieri rendono necessaria ed opportuna l’inchiesta della magistratura. Ma e’ necessaria, soprattutto, una rivoluzione culturale siciliana
Palermo, 28/03/2015 - E’ semplicemente scandaloso il fatto che si accetti con rassegnazione l’arretramento del servizio di traghettamento dei treni e dei grossi mezzi di trasporto sullo Stretto di Messina. Un problema, questo, che negli anni “Trenta” del secolo scorso era stato già risolto per quelli che erano i mezzi e le esigenze dell’epoca.
Un “arretramento” assurdo ed indegno che ritrova i TIR che intasano la viabilità e che creano danni enormi al traffico all’interno della Città di MESSINA. E che peggiorano la qualità della vita. Mentre viene ”chiuso” l’approdo di TREMESTIERI, la cui struttura è diventata inutilizzabile, perché invasa dalla sabbia. Nonostante i miliardi spesi per realizzare i lavori che poi sono risultati inutili, dannosi e fallimentari. E certamente troppo onerosi dal punto di vista finanziario.
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Nell’esprimere solidarietà al Sindaco ed alla Cittadinanza di Messina, l’FNS “Sicilia Indipendente” si pone la domanda se sia o meno concepibile che, nel terzo millennio, - in una Regione Siciliana ed in uno Stato Italiano che si dichiarano moderni ed efficienti, - non si riesca a realizzare “opere marittime” che nei secoli e nei millenni precedenti, invece, furono realizzate in più luoghi ed in condizioni ambientali ancora più difficili. Magari a costi inferiori in tutti i sensi. E funzionanti in modo eccellente fino ai giorni nostri. Addirittura inquietante è, infine, la ventilata soluzione “alternativa” del PONTE SULLO STRETTO che qualcuno torna a proporre come “panacea” di quasi tutti i mali. Pur sapendo che sarebbe una soluzione impraticabile e peggiore del male.
Povera Sicilia! Povera Città di Messina!
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Non bisogna, però, scoraggiarsi e bisogna lavorare di più e meglio per una rivoluzione culturale e politica, siciliana e sicilianista, che mandi a casa la classe politica, i partiti ed i personaggi che oggi dominano in Sicilia. Anche in regime di consociativismo e di INCIUCI. E di ASCARISMO* ORGANIZZATO. La “rivoluzione” alla quale si riferisce l’FNS, dovrà, insomma, restituire al Popolo Siciliano il diritto ad un avvenire migliore. Anzi il diritto all’avvenire.

Giuseppe SCIANO’
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* Ascarismo: dall’arabo ῾askarī, soldato indigeno dell’Eritrea e della Somalia, parte delle truppe coloniali nelle ex-colonie italiane. Nel linguaggio parlamentare dei primi decennî del sec. 20°, nome dato in tono spregiativo ai deputati delle maggioranze privi di un preciso programma o indirizzo politico: in Parlamento diventò uno dei tanti a. taciturni, una macchina per votare (Gramsci).

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