Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

MILAZZO, AL TRIFILETTI LO SPETTACOLO DI EMAUELE PUGLIA “SI CHIAMAVA GESÙ, VENUTO DA MOLTO LONTANO”

Milazzo (Me), 28/03/2015 - "Si chiamava Gesù, venuto da molto lontano", questo il titolo dello spettacolo ideato e scritto da Emanuele Puglia che andrà in scena domenica 29 marzo alle 18,30 al Teatro Trifiletti di Milazzo, nell'ambito della rassegna QuiNteatro organizzata dall'Associazione teatrale Le Alte Terre di Mezzo e diretta da Giuseppe Pollicina. I brani, tratti da “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè, sono liberamente ispirati al “Gesù Figlio dell'Uomo” di Kahil Gibran. La regia è dello stesso Emanuele Puglia, con in scena Carmela Buffa e Emanuele Puglia. Le musiche sono di Fabrizio De Andrè, arrangiate e rielaborate da Gianluca Cucchiara (per la parte vocale, eseguite dal vivo), mentre le scene e i costumi sono di Giuseppe Andolfo.

La Storia delle Storie incontra la musica immortale di Fabrizio De Andrè; da una parte, il concept-album “storico” di un grande musicista, dall'altra, una raccolta di poesie/monologhi danno vita ad una fusione e creano un “oratorio” di grande suggestione e intensità emotiva. I tanti personaggi si avvicendano, interpretati dai soli due attori in scena coadiuvati dal sapiente ed elegante gioco dei costumi curato, insieme all’impianto scenico, da Giuseppe Andolfo e al raffinato disegno luminoso di Riccardo Nicoloso.

La trama ruota attorno ai personaggi storicamente accertati (Pilato, Caifa, il sommo sacerdote Anna) o appartenenti alla tradizione religiosa (Giuseppe, Maria, Barabba, Simone di Cirene, il ladrone, Giuda) ma anche a quelli di pura fantasia dell’autore (Nathaele, un giovane coetaneo di Maria infante, Susannah, un’amica di Maria sin dall’adolescenza, Aisha, la madre di uno dei bambini soppressi nella strage di Erode) che evocano, senza che Questi appaia mai, Gesù, con parole che mai si leggeranno nelle “liturgie ufficiali”!
Figura centrale della piéce risulta Maria la cui vita viene seguita, attraverso il racconto, da prima della sua nascita a dopo la morte del figlio assecondando la linea narrativa tracciata da De Andrè.

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