Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ROMETTA, FINTO POLIZIOTTO 33ENNE ARRESTATO PER VIOLENZA SESSUALE

Stazione di Rometta, arrestato un 33enne per violenza sessuale, violenza privata, minaccia e possesso di segni distintivi contraffatti
28 marzo 2015 - I Carabinieri della Stazione di Rometta agli ordini del Maresciallo Aiutante Biagio Daniele Barbera nella giornata di ieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Messina, che concordava pienamente con i riscontri investigativi degli inquirenti, traevano in arresto B. C. A., 33enne originario di Milazzo, residente a S. Filippo del Mela, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo spacciandosi per poliziotto della Polizia Stradale era diventato l’incubo di alcune donne di Rometta, Fondachello Valdina e Saponara, che perseguitava compiendo, in alcuni casi, dei reati a sfondo sessuale.

I Carabinieri della stazione di Rometta, dopo aver raccolto le denunce delle vittime, al termine di una serrata attività di indagine, hanno ricostruito 3 distinti episodi avvenuti in data 10 e 14 marzo 2015. L’uomo che si aggirava a bordo di un Suv, pedinava diversi veicoli condotti da donne e dopo essersi fraudolentemente qualificato come agente della polizia stradale esibendo un falso distintivo metallico, le affiancava, costringendole a fermarsi per un finto controllo. In alcuni casi, le donne terrorizzate, grazie al traffico e a manovre repentine, riuscivano a scappare. In altri invece l’uomo riusciva a bloccarle e in un caso, minacciando una di loro, la costringeva a subire delle pesanti avances e dei ripetuti palpeggiamenti.

Il 33enne veniva tratto in arresto e tradotto presso la casa circondariale di Messina Gazzi per i reati di violenza sessuale, violenza privata, minaccia e possesso di segni distintivi contraffatti.

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