Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

S. AGATA MILITELLO, CITATO IN GIUDIZIO L’ASSESSORE GIUSEPPE PULEO PER PRESUNTA DIFFAMAZIONE A MEZZO FACEBOOK

S. Agata Militello: ha destato stupore e sorpresa la notizia della citazione in giudizio dell’assessore Giuseppe Puleo, per presunta diffamazione a mezzo Facebook ai danni dell’attuale presidente del Consiglio, ed ex assessore della Giunta Mancuso, Antonio Scurria. Puleo si sarebbe “limitato a rispondere ad alcuni post violentemente critici e provocatori verso l’attuale Amministrazione (alcuni da profili non identificabili), evidenziando che il procedimento per il completamento del Porto di Sant’Agata è stato contrassegnato da tutta una serie di anomalie e di presunte illegittimità”

Sant’Agata Militello, 21/03/2015 – I Consiglieri Comunali Calogero Maniaci Massimo e Nicola Marchese di S. Agata Militello: Siamo turbati e sorpresi per la notizia della citazione in giudizio dell’assessore Puleo, accusato dal Presidente del Consiglio di diffamazione a mezzo Facebook, per avere espresso critiche di natura politica incentrate sul tormentato e tortuoso iter del Porto. Puleo ha elencato una serie di questioni, alcune delle quali certamente già note all’Autorità Giudiziaria, altre di dominio pubblico ed oggetto persino di più ampi e severi interventi in Consiglio Comunale dei sottoscritti, e ne ha evidenziato la responsabilità politica. E’ noto ancora, come riportato dalla stampa, che nel corso delle attività di indagine dell’operazione Camelot, la stessa Squadra Mobile di Messina ha rilevato fatti che potrebbero essere penalmente rilevanti, relativi allo stesso procedimento e che oggi sono verosimilmente oggetto di ulteriore attività della magistratura. Avvertiamo il forte disagio di operare in un clima reso sempre più torbido da inaccettabili velleità di ritorsione verso chi ha operato con coraggio e libertà e che lasciano la città in balia di inquietanti interrogativi, le cui risposte tuttavia, siamo certi, non tarderanno ad arrivare.

 Il Segretario del PD Sant’Agata Militello, Vincenzo Canonico: Apprendiamo con grande stupore e con vivo dispiacere della decisione del Sostituto Procuratore di Patti dott. Alessandro Lia di disporre la citazione a giudizio dell’assessore Giuseppe Puleo per presunta diffamazione a mezzo Facebook ai danni dell’attuale Presidente del Consiglio, ed ex assessore della Giunta Mancuso, Antonio Scurria. Nella
circostanza Puleo si è limitato a rispondere ad alcuni post violentemente critici e
provocatori verso l’attuale Amministrazione (alcuni da profili non identificabili),
evidenziando che il procedimento per il completamento del Porto di Sant’Agata è stato
contrassegnato da tutta una serie di anomalie e di presunte illegittimità e facendo
espresso riferimento ad una cessione di ramo d’azienda (tra Sigenco e COGIP) che
avrebbe mascherato la cessione del contratto, oltre che alle singolari proroghe concesse
nel corso del precedente mandato amministrativo, ai ritardi nella consegna del progetto
esecutivo, alle notevoli ed accertate difformità dello stesso ed al tentativo di qualcuno,
stoppato dall’attuale amministrazione, di accettare un aumento del quadro economico di
circa 7 milioni di euro a carico dei cittadini (che Scurria definì “optional” durante una
conferenza stampa), ed ancora delle difformità rispetto al piano regolatore del porto che
rischiano di compromettere i tempi per la realizzazione dell’opera, se non l’opera stessa,
per il serio rischio di perdita del finanziamento.

E’ veramente curioso e paradossale che
per avere dichiarato fatti e circostanze che sono ormai di dominio pubblico, alcune delle
quali evidenti ed incontestabili, altre oggetto di una recente relazione a firma del RUP del
Porto, ed altre ancora che per la verità da anni avrebbero meritato l’interesse della
magistratura penale (l’unica che ormai potrebbe fare piena luce su una vicenda oscura di
cui tutti gli altri hanno scelto di lavarsi le mani come Ponzio Pilato), Puleo si ritrovi
imputato per non avere offeso la reputazione di nessuno. Il commento in questione
infatti si conclude dicendo “…ma poiché questa amministrazione è libera e competente troverà di
concerto con l’Assessorato soluzioni idonee a superare i disastri che sul porto ha determinato la triplice
intesa Mancuso-Scurria Contiguglia”.

E’ sufficiente conoscere la storia del procedimento del
porto, dai primi incarichi professionali conferiti ai tempi del Commissario Rosolino
Greco (all’indomani della sfiducia al Sindaco Fresina), alla trasmissione degli atti alla
Procura di Patti da parte del TAR Catania, fino ai giorni nostri, per comprendere i
disastri politico amministrativi di cui parla Puleo e di cui, con il coraggio e la libertà che
ha sempre dimostrato, ha voluto attribuire chiaramente la responsabilità politica, facendo
nomi e cognomi. Abbiamo francamente difficoltà a percepire l’offesa a Scurria,
approdato giovanissimo alla politica, nominato geologo proprio per i lavori del Porto
altrettanto giovane (dopo appena due anni di esercizio della professione), ma oggi uomo
di importante esperienza politica ed amministrativa, quando le osservazioni e le accuse di
avere commesso “disastri” risultano espressioni di critica politica assolutamente
legittima, per di più su un argomento così importante e delicato, sentito e partecipato
dalla Città. Cominciamo ad avere la sgradevole sensazione di trovarci sotto una pesante
cappa, dove non è più neppure possibile esercitare il diritto di critica politica, dove anni
di battaglie per la legalità e contro il malaffare (solo in piccolissima parte scoperchiato
dall’operazione Camelot), siano state soltanto un piccolo fastidio per un gigante che però
finalmente sta mostrando di avere i piedi di argilla.

Conosciamo i beceri tentativi di ordire complotti e calunnie contro chi ha scelto di stare
dalla parte dei cittadini e della legalità, contro chi ha messo in discussione collaudati,
potenti e molto ben posizionati sistemi di potere e comprendiamo quanto sia difficile il
lavoro di chi deve passare al setaccio la verità per mondarla dalla menzogna; ma abbiamo
anche certezza che nonostante tutto il caos e la mistificazione che inondano quasi
quotidianamente importanti scrivanie, fatti e circostanze gravi e macroscopici non
potranno non trovare nel prossimo futuro il loro naturale sbocco nell’intervento
dell’Autorità Giudiziaria.

Chiediamo a tutti l’innalzamento della soglia di attenzione sui fatti di Sant’Agata ed
esprimiamo vicinanza e solidarietà a Giuseppe Puleo ed alla sua famiglia. Puleo non sarà
mai lasciato da solo a combattere una battaglia impossibile. Il PD di Sant’Agata di
Militello, gli iscritti, la Direzione e il Segretario gli sono vicini, condividono il suo
impegno, lodano il suo coraggio e chiedono a gran voce per questo paese martoriato un
briciolo di verità e di giustizia, che siamo certi arriverà presto.

Il Segretario del PD Sant’Agata M.llo
Vincenzo Canonico

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