Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TORRENTE MELA: RITROVATI I VASI FUNEBRI RUBATI NEI CIMITERI DEL COMPRENSORIO

 Torrente Mela: i Carabinieri di Merì ritrovano un deposito di materiale pregiato. Tra il rame rinvenuto anche numerosi ornamenti funerari sottratti dal cimitero comunale di Merì qualche giorno fa
30 marzo 2015 - Nella mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Merì, a seguito di un’intensa attività investigativa, hanno rinvenuto nel greto del torrente Mela ben 60 vasi funerari in ottone, rame e bronzo provento di svariati furti verificatisi all’interno del cimitero comunale di Merì nei giorni scorsi. I militari, ai quali il Comune di Merì aveva segnalato l’avvenuto furto di svariati ornamenti funerari in materiale pregiato, hanno immediatamente avviato battute di ricerca in tutto il territorio limitrofo al fine di recuperare la refurtiva. Gli sforzi investigativi hanno permesso l’individuazione di un vero e proprio deposito di metalli pregiati sottratti dai cosiddetti “predoni dell’oro rosso”, sul greto del torrente Mela.
Occultato in un anfratto del greto, sotto terreno e materiale di risulta, i Carabinieri hanno scoperto un deposito di vasi da fiori ma anche numerose bobine di rame per un totale di quasi 700 chilogrammi di materiale pregiato. Sono in corso ulteriori accertamenti investigativi per verificare la provenienza delittuosa della refurtiva. Nei prossimi giorni i Carabinieri di Merì, una volta rintracciati i legittimi proprietari, provvederanno alla restituzione dei vasi funebri ritrovati all’interno del deposito.



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