Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

UFFICI POSTALI MESSINA, INTERPELLANZA RINALDI: “FARE CESSARE IL COMPORTAMENTO ANTISOCIALE E PERSECUTORIO DA PARTE DI POSTE ITALIANE”

Messina, 19/03/2015 - L'interpellanza urgente presentata dall’on. Franco Rinaldi all'indirizzo del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, in merito alla chiusura degli uffici postali nella provincia di Messina. Richiesta verifica piano di riorganizzazione, riduzione e chiusura uffici postali nella provincia di Messina. Gli uffici postali nel messinese a rischio chiusura sono quelli di Cumia, Altolia, Pezzolo, S. Saba, Pellegrino, Scala, Valdina, Serro, Protonotaro, Soccorso, Campogrande, Cattafi e Fiumara di Piraino.

Al Presidente della Regione Siciliana, premesso che: l’importanza che l’azienda Poste S.P.A. riveste sul territorio nazionale per i servizi essenziali pubblici, ma anche per tutti gli altri servizi offerti all’utenza, non consente ipotesi aziendali che non tengano in considerazione le reali eventuali ricadute sociali;
- che nel corso degli ultimi anni, come evidenziato da numerose note sindacali e dalle testate giornalistiche nazionali, regionali e locali, più volte l’Azienda Poste, in controtendenza alle scelte del Governo e del suo unico azionista, il Ministero del Tesoro, ha adottato iniziative di razionalizzazione degli sportelli dislocati sul territorio nazionale, procedendo alla chiusura parziale o totale dei piccoli uffici, con i consequenziali gravi disagi per i cittadini ed in particolare per i pensionati;

RILEVATO che:
- le scelte di poste italiane spa in sede romana, sono quelle di razionalizzare per l’anno in corso la presenza degli uffici postali sul territorio nazionale con la previsione della chiusura di ben 450 uffici postali e la riduzione degli orari di apertura per altri 600;
- che la regione più colpita da tali fenomeni è indubbiamente la Sicilia e che in questi ultimi mesi i provvedimenti più discriminanti ed ingiustificati, sono stati presi a discapito dell’utenza della Sicilia orientale, ed nello specifico della “Filiale provinciale di Messina” delle Poste S.P.A,
- tale scelta aziendale provocherà la chiusura degli uffici postali di Cumia, Altolia, Pezzolo, S. Saba, Pellegrino, Scala, Valdina, Serro, Protonotaro, Soccorso, Campogrande, Cattafi e Fiumara;

RILEVATO inoltre che:
- sempre nella filale messinese saranno ridotti i turni di apertura al pubblico degli uffici di Roccafiorita, S. Filippo Superiore, Saponara, Alicudi, Bafia e Condrò;

CONSIDERATO che:
- è palese l’intento di Poste Italiane S.p.A. di salvaguardare esclusivamente i propri bilanci, a discapito dell’utenza, soprattutto dei piccoli centri, dove la realtà postale è l’unico riferimento bancario e per i servizi primari che la società gestisce;
- è enorme il nocumento per il territorio messinese che, se perpetuata tale decisione, subirà in termini di abbandono del territorio e disservizio alle popolazioni sui servizi primari di gestione ed invio corrispondenza, oltreché di pagamento bollettini e gestione conti;

RITENUTO che:
- l’imminente e programmata razionalizzazione della rete degli uffici postali, mascheri invece il reale ed inquietante progetto del progressivo abbandono deI presidio del territorio da parte della partecipata nazionale che gestisce il servizio primario di corrispondenza;

PER CONOSCERE:

1. se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto;

2. se è intenzione del Presidente della regione Siciliana intervenire col Governo Nazionale, al fine di far cessare il comportamento antisociale, antisindacale, discriminatorio e persecutorio da parte di Poste Italiane S.p.A. nei confronti del territorio provinciale messinese, il più penalizzato d’Italia , rivedendo le proprie posizioni sulla chiusura degli uffici postali nel messinese e garantendo quantomeno l’apertura 1 volta a settimana degli sportelli di Cumia, Altolia, Pezzolo, S. Saba, Pellegrino, Scala, Valdina, Serro, Protonotaro, Soccorso, Campogrande, Cattafi e Fiumara di Piraino.

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