Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MILAZZO: PRESTI, UN ALTRO NAUFRAGO SULLA NAVE BRANCALEONE

Milazzo (Me), 20/04/2015 - Con l’approdo di Presti la compagine di Formica apparentemente si rafforza. Si aggiungono in verità ulteriori elementi di eterogeneità e tatticismo. Che la fanno sempre più somigliare ad una vera e propria armata Brancaleone variopinta, inconcludente e piena di mercenari politici. Come farà Presti a spiegare a coloro che hanno creduto in lui che il suo è un progetto di rinnovamento? Anche imbarcandosi in una pericolosa traversata con un capitano di comodo? Anche se i ruoli di comando sono tutti affidati a “gentiluomini di fortuna”, arruolatisi come lui all’ultimo momento?

Quale la rotta e quale l’approdo? La verità è che Presti ed il suo pezzetto di ciurma si sono imbarcati su una malferma scialuppa di salvataggio. La stessa che raccoglie naufraghi di tutte le precedenti esperienze elettorali che hanno cercato di asservire Milazzo negli ultimi venti anni.
E’ questo che desiderano le donne e gli uomini che credevano nel suo progetto?
Alla gente della sinistra, ed a tutti gli elettori liberi, appare chiaro ormai che la “diaspora” (anche di Senso) va fermata. A partire dall’etica e dai contenuti programmatici.
L’unica ricomposizione possibile, che tiene la città libera, va fatta a partire dai risultati positivi riscontrabili sul territorio negli ultimi anni.

Dario Russo
Antonio Isgrò

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