Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

NISIA IN CONCERTO A MIRTO

Appuntamento giovedì 09 aprile alle ore 21,30
07/04/2015 - Prosegue la stagione concertistica de La Dispensa Folk Club di Mirto, con un incontro attesissimo. Due musicisti straordinari, il contrabbassista belga Vincent Noiret e la cantante e percussionista siciliana Emanuela Lodato insieme sul palco della Dispensa con il progetto “Nisia” e con la tournee europea dedicata al loro ultimo lavoro “Eredità”. Due voci, basso e percussioni unite nella ricerca di un sound originale e ricercatissimo. Emanuela Lodato viene da una famiglia siciliana e vive in Belgio, discendente forse di quelle migliaia di siciliani che lasciarono la loro terra natale per andare a cercare un lavoro nelle miniere belghe nel XX secolo.

Non vuole dimenticare la terra dei suoi avi, e le rende omaggio in quest'album attraverso delle canzoni tradizionali e delle composizioni proprie, cantate tutte in dialetto siciliano. “Nisia” è il nome del duo che la cantante forma con Vincent Noiret, che la accompagna sobriamente con il contrabbasso, con la sua voce o con le percussioni. “Ecco di cos'è fatto “Nisia”: della memoria di un popolo, delle storie di migrazioni, di lavoro, di viaggi, di ninnananne e inviti a festeggiare, a celebrare la vita. Abbiamo scelto il dialetto (siciliano) perché è la nostra eredità”, spiega l'artista nel libretto.

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