Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ORIANA CIVILE IN "CANTO DI UNA VITA QUALUNQUE", A MIRTO 8 MAGGIO 2015

"Canto di una Vita Qualunque" è lo spettacolo che Oriana Civile rappresenterà per la prima volta l'8 maggio 2015 alle ore 21.30 a "La Dispensa" di Mirto (Messina). Scritto dalla cantante e attrice Oriana Civile, lo spettacolo narra dell'esistenza di un uomo nei primi decenni del '900, vissuto a cavallo tra due secoli, nonché tra due millenni. Le vicissitudini di una vita qualunque


25/04/2015 - Oriana Civile, una delle più suggestive ed emozionanti voci del panorama musicale siciliano, studiosa delle tradizioni musicali della terra di Sicilia e specializzanda in musicoterapia, ha scritto i testi teatrali originali dell'opera e li reciterà; canterà brani della tradizione popolare siciliana e brani di autori contemporanei che da essa prendono spunto, con l'intento di avvicinare il pubblico alla (ri)scoperta di quella ritualità tanto importante un tempo quanto oggi dimenticata. Oriana ha all'attivo numerose collaborazioni con altrettanti artisti italiani ed internazionali, tra cui Maurizio Curcio, Mario Incudine, Salvo Piparo, Pierre Vaiana, Salvatore Bonafede ed altri. Ha preso parte a diverse produzioni discografiche e, insieme a Maurizio Curcio, ha prodotto il suo album da solista "Arie di Sicilia" che ha riscosso un notevole successo tra il pubblico e la critica sia in Italia che all'estero. Oriana ha, inoltre, collaborato a numerose produzioni cinematografiche; una per tutte, "Ore diciotto in punto" del regista Pippo Gigliorosso, investendo nella produzione e interpretando la colonna sonora composta da Francesco Di Fiore. Attualmente è impegnata anche nello spettacolo teatrale "Di mafia si muore sempre tre volte", scritto e diretto da Marina Romeo.
Ad accompagnare Oriana in questo viaggio, Ciccio Piras, cantante, cantautore, chitarrista ed
organettista, laureato in "Discipline della Musica" con una tesi sulla riproposta filologica della
musica folklorica. Musicista poliedrico e dalle mille risorse, è chitarrista e voce dei gruppi di musica etnica "LassatilAbballari" e "Le Matrioske". Scrittore di testi e musiche sia per progetti musicali propri che di altri artisti italiani, ha collaborato con Eugenio Bennato ed altri artisti della scena folk italiana e straniera, viaggiando e suonando sia in Italia che all’estero.

Spettacolo di teatro-canzone, "Canto di una Vita Qualunque" narra dell'esistenza di un uomo di Sicilia, nato nei primi decenni del '900 e vissuto a cavallo tra due secoli, nonché tra due millenni.
Narra le vicissitudini di una vita qualunque, ripercorrendone le tappe fondamentali, dalla nascita alla morte. La narrazione è accompagnata da un percorso musicale che, dunque, va dalla ninna nanna alla lamentazione funebre, prendendo spunto dalla tradizione musicale siciliana legata al ciclo della vita.
Quest'uomo d'altri tempi si racconta e, raccontandosi, racconta la vita di ogni essere umano,  caratterizzata da momenti salienti che segnano il divenire dell'esistenza del singolo individuo così
come dell'intera comunità a cui appartiene.

Le trasformazioni intervenute nella società in questo arco di tempo sono molteplici ed enormi e, mentre alcune vengono recepite in modo quasi inconsapevole dalle vecchie generazioni, altre rappresentano delle vere e proprie rivoluzioni nelle società tradizionali. È così che don Ciccino, attraverso la voce di Oriana Civile, ci offre il suo punto di vista, con naturalezza e spontaneità, e attraversa l'arco di un secolo tra tradizione e modernità, quasi senza accorgersene ma sempre con tanta emozione e con lo spirito del suo tempo che, durante lo spettacolo, catturano lo spettatore e lo trasportano nel cammino di una "vita qualunque", in un viaggio attraverso un mondo che oggi esiste esclusivamente nei ricordi e nei racconti dei nostri nonni.

Commenti