Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RIFORMA PA, CGIL CISL E UIL: “STAFFETTA TRUFFA, RIDICOLO CHIAMARLA RIFORMA”

Roma, 30 aprile 2015 - “Staffetta truffa, dirigenti ricattabili e arretramento dal territorio. Ridicolo chiamare riforma un provvedimento che, ad ogni passaggio parlamentare, si fa più striminzito rispetto agli annunci e più dannoso rispetto agli effetti”, così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili - segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa - dopo l'approvazione al Senato della delega sulla riforma della Pa.“Se questo deve essere un passo verso un'Italia più semplice, allora è un passo falso”, attaccano i segretari di categoria ironizzando sul tweet del ministro Marianna Madia. “Dov'è la staffetta generazionale? Considerando che per i prossimi quattro anni sono previste 128 mila uscite, l'immissione di 70 mila unità è di fatto un nuovo taglio al personale. Tanto più se per finanziare il ricambio, si fanno pagare ai lavoratori vicini alla pensione i contributi per passare al part-time”, rimarcano. “Un vero turn-over si fa assumendo almeno altri 100 mila giovani competenti e motivati. Ma per questo serve coraggio, perché bisogna tagliare le consulenze e riequilibrare il rapporto tra lavoratori e management”.

Dai sindacati una bocciatura senz'appello anche per le misure sulla dirigenza pubblica: “Dirigenti licenziabili? Meglio dire ricattabili. I dirigenti sono già licenziabili, ma un conto è licenziare chi non fa il suo lavoro, un altro è licenziare chi non è gradito alla politica. Questo è spoil system all'amatriciana. E poi dove sta, secondo il ministro, la Pa più vicina ai cittadini? Nella riforma si fa poco o niente, e quello che si fa si fa male.
Si tagliano le Camere di Commercio senza riorganizzare il sistema, si mette a rischio la legalità degli enti locali intervenendo a sproposito sui segretari comunali e provinciali, non si fa alcun ridisegno delle reti dei servizi di area vasta. E soprattutto non c'è nessuna misura sulla valorizzazione delle competenze. Come dire: rinunciamo da subito a costruire servizi più veloci e avanzati per cittadini e imprese”.
“Dal talent-show di questo governo non ci aspettavamo una prova così deludente” concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. “Daremo battaglia nei posti di lavoro e tra i cittadini, contro questa politica dell'illusionismo. E faremo pressione in tutte le sedi per cambiare il provvedimento nell'iter parlamentare”.

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