Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ANTICORRUZIONE: PASSO IMPORTANTE, MA LA POLITICA DEVE AVERE PIU’ CORAGGIO

L’approvazione avvenuta ieri alla Camera dei deputati delle nuove norme in materia di prevenzione e contrasto alla corruzione e al falso in bilancio costituisce un passo in avanti importante. L’aumento delle pene principali ed accessorie per i reati di corruzione e di associazione di tipo mafioso, il ripristino del falso in bilancio, la possibilità di patteggiare a fronte della restituzione del maltolto, le misure premiali per coloro che collaborano con la giustizia (ravvedimento operoso), la possibilità di licenziare dipendenti pubblici corrotti condannati con due anni di pena, sono elementi che, anche dal punto di vista culturale e non solo giuridico e giudiziario, rafforzano il disvalore della corruzione e aumentano la possibilità concreta di prevenire e contrastare il malaffare

Firenze, 22 maggio 2015 - L’approvazione avvenuta ieri alla Camera dei deputati delle nuove norme in materia di prevenzione e contrasto alla corruzione e al falso in bilancio costituisce un passo in avanti importante, una “concreta inversione di tendenza rispetto al
passato”, come ha affermato anche il Csm. L’aumento delle pene principali ed accessorie per i reati di corruzione e di associazione di tipo mafioso, il ripristino del falso in bilancio, la possibilità di patteggiare a fronte della restituzione del maltolto, le misure premiali per coloro che collaborano con la giustizia (ravvedimento operoso), la possibilità di licenziare dipendenti pubblici corrotti condannati con due anni di pena, sono elementi che, anche dal punto di vista culturale e non solo giuridico e giudiziario, rafforzano il disvalore della corruzione e aumentano la possibilità concreta di prevenire e contrastare il malaffare.

A fronte di questo scenario, Avviso Pubblico ritiene che la politica deve agire con
più coraggio, determinazione, continuità e sistematicità.
Dobbiamo rilevare, infatti, come la situazione politica, passata e anche recente, e
la conflittualità che l’ha contraddistinta, non solo abbia impedito che queste
riforme fossero attuate in tempi più rapidi, ma ha bloccato l’inserimento di altri
provvedimenti che possono certamente rafforzare la lotta contro le tangenti,
facilitando la denuncia e rompendo i legami di complicità, connivenza e omertà
che permeano quell’area grigia in cui operano faccendieri, mafiosi e corruttori e
corrotti.

Ci riferiamo, in particolare, alla previsione della figura dell’agente sotto copertura,
all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per coloro che sono condannati per
corruzione, al rafforzamento delle disposizioni sulle segnalazioni di illeciti da parte
dei pubblici dipendenti, alla nuova normativa sugli appalti, alla corruzione tra
privati, all’estensione dell’utilizzo delle intercettazioni per i reati di corruzione, a
strumenti di confisca e riutilizzo a fini sociali dei profitti illeciti di corrotti e dei
corruttori. Anche sul tema della prescrizione occorre un intervento riformatore
adeguato.

La corruzione e le mafie sono un costo insostenibile per l’Italia, sia in termini
economici e politici che di immagine e credibilità.
Lottare efficacemente contro questi fenomeni non solo rafforza la nostra
democrazia e la nostra libertà, ma permette di recuperare ingenti risorse finanziarie
da destinare al risanamento dei conti pubblici e al rilancio dell’economia e dello
sviluppo italiani. Sull’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico è disponibile la sintesi del
testo e dell’iter parlamentare.

Tutte le misure in materia di lotta alla corruzione e per la trasparenza della pubblica
amministrazione, le recenti linee guida dell’Autorità anticorruzione sul
whistleblower e le relazioni degli organismi italiani ed internazionali in materia,
tra cui la relazione del 2014 della Commissione europea.

Sintesi del testo e dell’iter parlamentare

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