Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BARBARA D’URSO (POMERIGGIO 5): IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI LA METTE DI NUOVO SOTTO ACCUSA PER PRATICHE SESSUALI

Ordine nazionale dei Giornalisti: il presidente Enzo Iacopino scrive al Garante dei dati personali e mette di nuovo sotto accusa Barbara d’Urso (Pomeriggio 5). “Nel programma sono state indicate abitudini e pratiche sessuali dei "personaggi" coinvolti, violenze sessuali di cui la defunta sarebbe stata oggetto in precedenza da parte di congiunti/affini, citati referti medici e loro autori nonché persone terze estranee alla vicenda”

Roma, 12 maggio 2015 - Pubblichiamo la lettera che il presidente del Cnog, Enzo Iacopino, ha trasmesso al Garante dei dati personali Antonello Soro: “Gentile Presidente, l'8 maggio 2015 nel corso della trasmissione televisiva "Pomeriggio 5" di Canale 5 andata in onda dalle ore 17:40-18:30 nell'ambito del "caso di Alessandro (presunto colpevole di omicidio) e di Stefania (presunta vittima dell'omicidio)" sono stati trattati argomenti e temi evidentemente inadeguati per la fascia ma soprattutto per i contenuti. La conduzione delle interviste, in contraddittorio tra i parenti della defunta e del presunto colpevole, è stata effettuata dalla Signora Barbara d'Urso senza la presenza di alcun giornalista.

Nel programma sono state indicate, tra l'altro, abitudini e pratiche sessuali dei "personaggi" coinvolti, violenze sessuali di cui la defunta sarebbe stata oggetto in precedenza da parte di congiunti/affini, citati referti medici e loro autori nonché persone terze estranee alla vicenda. Conoscendo la sensibilità del Garante, da ultimo con la nota n. 13081/99338 del 4 corrente mese relativa all'arresto di Massimo Giuseppe Bosetti, per il quale l'Ordine dei giornalisti ha attivato tutte le iniziative di competenza, alla luce delle segnalazioni e sollecitazioni pervenute circa la trasmissione di cui si tratta, si ha motivo di ritenere che non mancheranno da parte di codesta Autorità, indipendentemente dalla posizione di notorietà o dal rilievo pubblico dei personaggi interessati, ovvero dal clamore mediatico del caso, le iniziative necessarie per l'applicazione, che prescinde dalla iscrizione all'Albo, della "particolare disciplina di cui agli artt. 136 -139 del codice per la protezione dei dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003 n.196) - tesa a contemperare il diritto all'informazione la libertà di stampa con i diritti della persona, in particolare quello alla riservatezza" come si legge citata nota, nonché a proibire la divulgazione di informazioni personali e sensibili che non rientrano nell'esercizio legittimo del diritto di cronaca. Si conferma la disponibilità a fornire la documentazione relativa alle segnalazioni pervenute. Cordiali saluti. Enzo Iacopino”.

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