Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

S. AGATA MILITELLO, L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET NELL’ANNIVERSARIO DELL’ATTENTATO DI CAPACI INCONTRA LE SCOLARESCHE

Sono intervenuti il Presidente dell’ACIS Giuseppe Foti ed i membri del direttivo, il Vicesindaco, l’assessore Nino Testa, il Presidente del Consiglio Antonio Scurria, il Dirigente del Commissariato di sant’Agata, Daniele Manganaro, il Luogotenente Vincenzo Catrini, Comandante della Stazione dei Carabinieri
Sant’Agata Militello, 23/05/2015 - L’Associazione Antiracket ed Antiusura di Sant’Agata Militello comunica che nella giornata del 23 maggio, in occasione dell’anniversario dell’attentato di Capaci e dell’uccisione del magistrato Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, ha organizzato un incontro con le scolaresche degli istituti scolastici di Sant’Agata Militello presso la sede dell’associazione. Hanno preso parte alla giornata commemorativa i ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale, Istituto Tecnico Commerciale, Istituto Sciascia Fermi, 1° Istituto Comprensivo Cesareo, 2° Istituto Comprensivo Marconi.

 Non è mancata la presenza delle autorità cittadine. Sono intervenuti il Presidente dell’ACIS Giuseppe Foti ed i membri del direttivo, il Vicesindaco, l’assessore Nino Testa, il Presidente del Consiglio Antonio Scurria, il Dirigente del Commissariato di sant’Agata, Daniele Manganaro, il Luogotenente Vincenzo Catrini, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Sant’Agata Militello, il Luogotenente Filippo Indriolo ed il Maresciallo Antonio Valenti della Guardia di Finanza, il Capo di terza classe Alessio Morra della Capitaneria di Porto, i rappresentanti dell’UNUCI , dell’associazione dei poliziotti in pensione, della Guardia di Finanza in pensione, dell’associazione carabinieri in pensione, Pino Mimmo e Stefano Vento del movimento antiracket di Barcellona Pozzo di Gotto, i rappresentanti dell’associazione Giovani per Sant’Agata e dell’associazione Agorà.
Nel corso dell’incontro, dopo l’intervento del Presidente Foti, che ha illustrato l’attività dell’ACIS ed il percorso effettuato in venticinque anni di attività sul territorio, è stato proiettato un video sulle ultime ore di vita di Giovanni Falcone, con le testimonianze di amici e colleghi del magistrato, barbaramente assassinato dalla mafia. Un importante contributo è stato portato dagli studenti, che hanno preparato degli interventi su Falcone e sulla lotta alla mafia.

“È un uditorio per noi, particolarmente qualificato perché per noi è importante parlare con voi giovani”, ha detto il Dirigente del Commissariato, Daniele Manganaro. “Oggi per me è un giorno di lutto nazionale per la morte di tutti gli uomini che si sono sacrificati per la lotta contro la mafia, ma anche oggi si sacrificano per la lotta contro la mafia. Tutti però dobbiamo partecipare alla lotta contro la mafia, si parla infatti di sicurezza partecipata, proprio per spiegare che dietro le forze dell’ordine devono esserci i cittadini che collaborano, solo così diventiamo una squadra imbattibile. La battaglia per la legalità la facciamo tutti”.

“Dall’89 al 92”, ha continuato, “i morti di mafia furono davvero tanti. In quel tempo da Capo D’Orlando partì un movimento che si prefiggeva di combattere e ribellarsi contro la criminalità. E fu a quel tempo che nacque il movimento antiracket, che ancora oggi opera per difendere la legalità”.

“Per noi della polizia oggi è un giorno particolare, perché quel 23 maggio, furono uccisi sia Giovanni Falcone che gli uomini della sua scorta, per servire lo Stato. Ogni giorno uomini dello Stato muoiono per difendere i valori della giustizia e della legalità, per lottare contro la mafia e la criminalità, ed è giusto che le giovani generazioni sappiano cosa è accaduto e cosa succede continuamente”, ha detto il Dirigente della Polizia Daniele Manganaro.
“Noi amministratori dobbiamo essere d’esempio per i giovani”, ha ribadito il vicesindaco Nino Testa.
La giornata si è conclusa con i ringraziamenti del Presidente Foti, che ha espresso grande soddisfazione per la folta partecipazione dei ragazzi ed ai rappresentanti delle forze dell’ordine per la vicinanza all’associazione e per l’attività di prevenzione e repressione della criminalità.

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