Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

AREE DEMANIALI IN AGRICOLTURA: INIZIATIVE A TUTELA DELLA SICUREZZA IN SICILIA

Messina, 05/06/2015 - Nella mattinata odierna, nel salone di rappresentanza della Prefettura di Messina, l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Avv. Antonino Caleca, ha illustrato il contenuto di una emananda direttiva concernente la disciplina delle concessioni relative alle aree demaniali per uso agricolo. Erano presenti all’iniziativa il Presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi, dr. Giuseppe Antoci, il Commissario dell’Ente di Sviluppo Agricolo, dr. Francesco Calanna, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste, dr. Carmelo Di Vincenzo, oltre ai rappresentanti delle Forze di Polizia.

La direttiva, che prevede la possibilità per le aziende agricole di beneficiare delle misure agroambientali previste nel PSR, consentendo la sottoscrizione di impegni poliennali, si pone quale ulteriore attività di regolamentazione nell’utilizzo dei terreni demaniali regionali finalizzata a contrastare diffuse forme di illiceità anche da parte della criminalità organizzata.
Nella materia sono stati anche stipulati due protocolli di legalità, rispettivamente, con il Commissario Straordinario dell’Ente di Sviluppo Agricolo e con il Presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi, con lo scopo di rendere più incisivi i controlli antimafia nell’ambito delle procedure di assegnazione a terzi di terreni di proprietà dei predetti Enti a tutela delle imprese che operano nel settore agro-silvo-pastorale.

In virtù delle previsioni contenute in quest’ultimo accordo, che ha consentito di estendere le verifiche antimafia ad atti prima esclusi per limiti di valore (cosiddetti sottosoglia), è stata adottata una informativa antimafia interdittiva nei confronti della società risultata aggiudicataria della concessione del pascolo estivo su terreni di proprietà dell’Ente Parco dei Nebrodi.
La Prefettura ha mantenuto alta l’attenzione nel garantire la sicurezza nel settore agricolo e, su impulso del Prefetto, dr. Stefano Trotta, sin dal suo insediamento sono state eseguite nel tempo programmate azioni di controllo interforze in diversi comprensori di questo ambito provinciale.
Tali attività hanno consentito di conseguire positivi risultati in materia di accertamento di violazioni correlate, in particolare, al fenomeno del pascolo brado incontrollato e, in taluni casi, alla macellazione clandestina, che sono state immediatamente sanzionate o, in caso di ipotesi di reato, segnalate alla competente Autorità Giudiziaria. Nell’occasione, sono stati anche sequestrati numerosi capi di bestiame privi di contrassegno identificativo, per i quali è stato disposto l’immediato abbattimento.

Le predette iniziative hanno consentito di dare un chiaro segnale della presenza delle Forze dell’ordine sul territorio a tutela dei cittadini dei comprensori interessati, che spesso subiscono concreti danni dal passaggio incontrollato sui terreni di proprietà di greggi o di armenti che, oltre a devastare le colture in atto, mettono anche a repentaglio la sicurezza stradale e la salute pubblica, trattandosi spesso di animali non sottoposti ai necessari controlli sanitari.
Si è potuto inoltre constatare come tale azione preventiva abbia, tra l’altro, costituito un forte deterrente per arginare i comportamenti illeciti nel settore in esame.
L’esigenza di avviare un mirato piano di controllo coordinato del territorio è stata, inizialmente, valutata nell’ambito della riunione tecnica di coordinamento interforze svoltasi presso il Palazzo del Governo il 3 ottobre 2013 a seguito della presentazione di alcuni esposti con i quali cittadini proprietari di fondi agricoli in diversi territori montani della provincia di Messina avevano segnalato problematiche connesse alla sicurezza nel comparto agricolo.
L’iniziativa ha, in principio, riguardato il comprensorio dei Nebrodi (interessando l’ambito dei Comuni di Cesarò, Montalbano Elicona, Raccuja, Ucria e Floresta), per poi estendersi anche ad altre zone ricadenti nei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Novara di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Tripi e Mandanici.

Di particolare rilevanza è stata l’operazione di controllo svoltasi, nel mese di febbraio 2014, nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, che si è conclusa con il recente sequestro operato dall’Autorità Giudiziaria di sei ovili ubicati in pieno centro urbano e con la notifica di sette avvisi di garanzia nei confronti degli allevatori, indagati anche per avere realizzato discariche abusive in violazione del D. Lgs. n. 152/2006.

Alle singole operazioni, concordate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e pianificate nell’ambito di specifici Tavoli Tecnici coordinati dal Questore, hanno partecipato, oltre a personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, anche i Medici Veterinari dell’ASP e Agenti appartenenti alla Polizia Provinciale e ai rispettivi Corpi di Polizia Municipale.
Si riportano di seguito, a titolo indicativo, i risultati conseguiti nello svolgimento dell’attività in esame:
- comprensorio dei Nebrodi: sequestro di 18 caprini;
- Novara di Sicilia: sequestro di 22 caprini;
- Francavilla di Sicilia: sequestro di 6 bovini;
- Tripi: sequestro di 43 caprini;
- Barcellona Pozzo di Gotto: sequestro di 651 capi di bestiame, di cui 214 caprini e 437 ovini;
- Mandanici: sequestro di 150 caprini.

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