Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

"VENTO DI SOAVE", A CAPO D’ORLANDO IL ROMANZO GIALLO DI ROSAMARIA ARENA

22 giugno 2015 – Il 26 giugno alle ore 21.30 nella splendida cornice del parco del castello Bastione in contrada Malvicino a Capo D'Orlando, la scrittrice Rosamaria Arena presenterà il suo libro: Vento di Soave (Armenio editore). La serata tutta all'insegna della cultura, inizierà con i saluti del sindaco Enzo Sindoni, dell'assessore alla Cultura Cettina Scaffidi e di quello al Turismo, Rosario Milone. Seguirà l'intervento della docente Maria Rosa Vitanza che del libro ha anche curato la prefazione e successivamente interverrà l'autrice. L'incontro sarà moderato dal giornalista Giuseppe Pintaudi.
A conclusione verranno letti alcuni brani a cura dell'associazione culturale "Recitando e Parolando" di cui è presidente Francesca Pietropaolo.

"Vento di soave" è un romanzo giallo, ambientato nella Capo D'Orlando del 1231. Fedele ricordo di un'epoca le cui vestigia sono ancora visibili in alcuni ruderi sparsi sul territorio.Nel libro si intrecciano vicende dai "simboli oscuri" con scene che riportano ai tanto agognati amori. Il bene che prevale sul male, l'istinto visto nella sua forma più pura e costruttiva che prevarica una "subdola" ragione. "Meraviglia, passione, amore, pathos - scrive Maria Rosa Vitanza- sono solo alcuni dei sentimenti che si possono avvertire durante la lettura di questo romanzo, magistralmente narrato con dovizia e fedeltà, che avvolge e coinvolge, che stupisce e rapisce fino all'ultima goccia".
Non mancando neanche un pizzico di follia per inseguire un sogno che a volte può apparire irraggiungibile. Rosamaria Arena è una docente orlandina che è considerata una scrittrice poliedrica dalla abilità indiscussa nell'ordire trame, in cui fantasia e storia si fondono con sapiente efficacia espressiva. Questo suo primo romanzo è affascinante e sorprendente sia per l'intreccio sia per la ricostruzione dell'ambiente in cui emerge il gusto per il dettaglio di questa raffinata autrice.

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