Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA-AMBIENTE E ATM, PROVIDENTI: “I PROBLEMI VANNO AFFRONTATI E NON AGGIRATI CON ARTIFIZI O CONFUSI CON SCELTE IDEOLOGICHE”

Messina, 8 luglio 2015 - La giunta del Comune di Messina pare abbia deciso di affidare la gestione di tutti i servizi ad una costituenda società pubblica. La scelta sarebbe giustificata dall’esigenza di evitare sprechi e di utilizzare meglio il personale attualmente diviso in varie società. Mi permetto di osservare che la società Messina-Ambiente, è stata costituita ed è ancora, una società mista con un assetto societario del 51per cento del Comune ed il restante 49 per cento di un socio privato da individuare mediante pubblici incanti. Il privato gestisce, ma il Comune attraverso il delegato del Sindaco controlla ed indirizza. Il privato che partecipa alla gara deve essere fornito di tutte le autorizzazioni previste dalla legge per la raccolta, la diversificazione, il trattamento dei rifiuti, la riutilizzazione e/o la vendita sul mercato dei materiali ricavati. Per alcuni anni Messina ambiente ha operato attraverso la co-gestione pubblico- privata, finchè una reale o presunta infiltrazione mafiosa, ha determinato l’abbandono della gestione da parte del privato. Da allora si è andati avanti con pochi mezzi e pochi soldi. La città è stata ed è tuttora invasa dai rifiuti e di raccolta differenziate si è molto parlato, ma niente realizzato. La nuova società multiservizi, con quali mezzi opererà? Con quali autorizzazioni? Con quale professionalità per la “differenziata”?

Per l’ATM c’è da dire che ha troppo personale non qualificato e manca invece di autisti. Un rilevante numero di autisti 60 o 80 sono divenuti inabili, in diversi anni, per motivi di salute certificati da un ufficio sanitario delle FFSS. L’ATM ha una buona struttura ed una officina valida che le consentirebbe di effettuare il servizio di verifica anche per gli automezzi privati. Ma non ha un capo officina e non riesce neanche a riparare i propri mezzi. Inoltre vende sempre pochi biglietti perché il servizio di controllo sui mezzi non funziona. Sono questi i problemi da risolvere. Sommando tutti i disservizi in un’unica società che succede?. Scompaiono? Non parlo dei debiti, perché temo vi sia l’illusione di farli scomparire compensandoli con il piccolo utile dell’AMAM.

I Problemi vanno affrontati e risolti, non aggirati con artifizi o peggio, confusi con scelte ideologiche nettamente fuor di luogo. Bisogna dotare le società che esercitano i servizi pubblici di loro capitali e soprattutto di rigidi contratti servizio. In passato il Comune ha falsificato i conti non fornendo alle società durante l’anno di servizio i contributi stabiliti nel bilancio di previsione, per poi bocciare i bilanci degli enti perché portavano a credito i contributi non versati dal Comune. Era un modo per girare i debiti alle società e salvare dal dissesto il Comune. E’ un sistema folle oltre che illegittimo che può essere evitato solo stipulando con ogni ente puntuali contratti di servizio che vincolino le due parti.

Franco Providenti

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