Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RAFFINERIA MILAZZO: “DICONO CHE A MILAZZO LE DONNE MUOIONO DI TUMORE PERCHÉ FUMANO TROPPO”

I comitati NO RAM NO CSS: “Era il 27 settembre 2014 quando la RAM di Milazzo mandava in fumo un milione di litri di carburante. Allora i migliori “esperti” del settore, e non si stracciarono le vesti per dire che non c’era nessun rischio per la salute. A meno di un anno di distanza ci risiamo. Fumo nero in cielo, puzza di benzine, la fiamma della fiaccola enorme e luminosissima

Milazzo (Me), 19/07/15 – Non dobbiamo andare molto a ritroso nei nostri ricordi per trovare immagini tragiche come quelle ritratte in queste foto. Era il 27 settembre del 2014 quando la RAM di Milazzo mandava in fumo un milione di litri di carburante. Allora i migliori “esperti” del settore, e non, con l’ottima compagnia delle agenzie pubbliche di controllo si stracciarono le vesti per dire che non c’era nessun rischio per la salute, l’aria era pulitissima, meglio di quella di qualunque paese d’alta montagna, i cibi non erano contaminati. Insomma, potevamo stare tranquilli. A meno di un anno di distanza ci risiamo. Fumo nero in cielo, puzza di benzine, la fiamma della fiaccola enorme e luminosissima. E noi, come sempre, dobbiamo stare tranquilli.

Ce lo diranno di sicuro le istituzioni, lo confermano, d'altronde, la certificazione OHSAS 18001 che pone la RAM all’avanguardia in quanto a sicurezza e tutela della salute sul posto di lavoro, lo dice la stessa RAM in un suo comunicato di oggi, che ovviamente minimizza. Chissà cosa ne pensa Tino, morto di leucemia, qualche anno fa, o Francesca stroncata da un tumore raro e fulminante. Cosa ne pensano gli agricoltori costretti a vendere prodotti ricchi di metalli pesanti e altri veleni, o le cassiere dei centri commerciali adiacenti costretti a vivere col fetore di uova marce costante… chissà?
Noi sappiamo bene a chi dare la colpa di tutto ciò, malgrado i loro colletti puliti, e i sorrisi a trentadue denti, mentre dicono che in fondo a Milazzo le donne muoiono di tumore perché fumano troppo. Intanto tutto tace, nonostante il caldo, le teste sono ben nascoste sotto la sabbia, magari finché non vedremo un rogo più grosso.

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