Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RINALDI, ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE: “CONTRO DI ME SE NON VI È ACCANIMENTO, POCO CI MANCA”


Nell’udienza tenutasi oggi al Tribunale di Messina per il processo sui finanziamenti alla formazione professionale in Sicilia ‘Corsi d’oro 2′, il Procuratore Sebastiano Ardita ha contestato all’on. Franco Rinaldi il reato di associazione per delinquere, aggravando notevolmente la sua posizione giudiziaria. Rinaldi è coninvolto nel processo Corsi d’Oro assieme al cognato, on. Francantonio Genovese. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al peculato e truffa aggravata, falso in bilancio e reati contro la pubblica amministrazione

Palermo, 14/07/2015 - La nuova imputazione che la pubblica accusa ha chiesto di contestarmi nel corso dell'udienza di oggi, mi lascia esterrefatto, e quello che più mi meraviglia è la tempistica con cui ciò è avvenuto. Se non vi e' un accanimento, poco ci manca. Cio' che e' successo appare una evidente forzatura, non essendo emerso nulla di nuovo rispetto a quanto formava oggetto degli elementi valutati nel corso delle indagini, non essendo stato richiesto il mio rinvio a giudizio, ci si deve domandare come mai solo ora, senza nuovi elementi, si sia voluto colpire la mia persona con un sospetto cosi infamante. Per quanto mi riguarda continuo a professare la mia innocenza essendo fermamente convinto che verra' il giorno in cui il famoso giudice di Berlino la riconoscerà.

Rinaldi fa riferimento all’udienza tenutasi oggi al Tribunale di Messina per il processo riguardante la formazione professionale in Sicilia, processo ‘Corsi d’oro 2′, che vede il deputato del PD Francantonio Genovese tra gli imputati (assieme ad altre 22 persone). Nel corso dell’udienza di oggi il Procuratore della Repubblica Sebastiano Ardita, ha contestato all’on. Franco Rinaldi il reato di associazione per delinquere, aggrava la sua posizione giudiziaria. Com’è noto, l’on. Franco Rinaldi è coninvolto nel processo Corsi d’Oro assieme al cognato, on. Francantonio Genovese.
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al peculato e truffa aggravata, falso in bilancio e reati contro la pubblica amministrazione.

Al centro della vicenda sono i finanziamenti regionali alla formazione professionale in Sicilia.

Sotto processo 10 società operanti nella formazione professionale, il costruttore Orazio De Gregorio, Paola Piraino, Francesco Buda, Salvatore Natoli, Antonino Di Lorenzo, Carmelo Favazzo l’ex consigliere del Pd Elio Sauta, Elena e Giovanna Schirò, Stefano Galletti, commercialista, esponenti del Pd, Roberto Giunta, Salvatore Lamacchia e Domenico Fazio, Giuseppina Pozzi, Liliana Imbesi, Concetta Cannavò, Natale Lo Presti, Chiara Schirò, Graziella Feliciotto, Carmelo e Natale Capone.
Tra le società operanti nella formazione o nell’indotto: Napi Service, Lumen onlus, Enfap, Ancol, El.Fi. Immobiliare, Sicilia Service, Caleservice, Centro Servizi 2000.

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