Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

SAN FRATELLO , FERMATO L’UOMO CHE, DOPO AVER SPARATO AL FRATELLO, ERA FUGGITO PER I BOSCHI

San Fratello ( ME), 06/07/2015 - Nella Mattinata di oggi, i Carabinieri di Santo Stefano di Camastra hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto il sessantenne di San Fratello, ricercato, a far data dal 02.07.2015, per i tre colpi d’arma esplosi all’indirizzo di due persone fra cui il fratello. Incessantemente braccato per i boschi nebroidei dai Carabinieri che avevano fatto ricorso ad unità cinofile ed elicotteri, l’uomo, sentendosi accerchiato, s’è presentato, presso il Comando Stazione di San Fratello ( ME), accompagnato dal proprio legale Avv.to Pruiti. La presentazione del pastore sessantenne presso la Stazione CC di San Fratello (ME) trova fondamento nei fatti accaduti in data 02.07.2015 quando un sessantatreenne di San Fratello e un ventitreenne denunciavano ai Carabinieri di essere stati fatti bersaglio di tre colpi di arma da fuoco ad opera del fermato ( che è anche fratello dell’uomo sessantatreenne aggredito).

I carabinieri della Stazione, acquisita la notizia criminis, avviavano le prime indagini da cui si poteva ricostruire che, verso le ore 12,00 di quel giorno, nella località boschiva di San Fratello (ME) denominata “Passo dei Tre”, il reo aveva esploso, utilizzando una doppietta, all’indirizzo del ragazzo e del sessantatreenne, tre colpi di fucile. Il movente era futile e da ricercare nell’intento di impedirgli di liberare due cavalli in un’area recintata di comproprietà dei fratelli (tale proprietà era un tempo gestita dai genitori ora deceduti e rispetto ad essa erano nati dissapori che non consentivano di ripartire il lascito ereditario fra i fratelli).
Compiuto l’insano gesto l’uomo si era dato alla macchia ed i militari dell’Arma avviavano immediate e continue ricerche nei boschi per stanarlo, ma l’esperto pastore, natio della zona, aveva tento testa fino ad oggi quando si è costituito lasciandosi arrestare e consegnando la doppietta con matricola abrasa.
Gli atti rimangono coperti dal segreto istruttorio e i Carabinieri mantengono il più stretto riserbo su tutti i contorni della vicenda che, per ora, può ritenersi conclusa con un felice epilogo. Domani si svolgerà l’udienza di convalida del fermo presso la Procura di Patti e l’uomo dovrà rispondere di tentato omicidio e di porto d’arma clandestina.

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