Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LIBERO GRASSI: POLEMICHE E PENSIERI DI LIBERTÀ E CORAGGIO ALLA COMMEMORAZIONE

Assente il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. La vedova Pina Maisano ha 'bacchettato' a distanza il governatore: "Mi spiace che tu non sia qui", ha detto sottolineandone l'assenza. Il presidente del Senato Piero Grasso ha commemorato, a Palermo, l'imprenditore Libero Grassi, assassinato da Cosa nostra il 29 agosto di 24 anni fa. Grassi, divenuto emblema della lotta al racket per essersi opposto agli esattori del pizzo, è stato ricordato nel corso di una cerimonia in via Alfieri, luogo dell'assassinio

Palermo, 29/08/2015 - Nella ricorrenza dell’anniversario, gli indipendentisti fns ricordano che il 29 agosto del 1991 la mafia assassino’ l’imprenditore Libero Grassi. I suoi insegnamenti ed il suo esempio rimangono validi ed attuali. Nella ricorrenza del 24° anniversario della tragica morte, gli Indipendentisti FNS ritengono doveroso rivolgere un particolare pensiero alla nobile figura di Libero Grassi, al suo coraggio civile, al suo ruolo ed all’impegno politico e sociale, e alle sue grandi capacità imprenditoriali. Libero GRASSI fu assassinato – com’è noto – dalla MAFIA il 29 agosto 1991, a Palermo, nei pressi della propria abitazione, in Via Alfieri.

Egli era, in quel momento, un imprenditore fra più famosi, attivi, moderni e “creativi” della Sicilia della seconda metà del secolo scorso. Era stato (e lo fu fino all’ultimo) un convinto assertore della lotta contro l’imposizione del “PIZZO”. Verso il quale molti suoi colleghi dimostravano rassegnazione ed acquiescenza, lasciando alla MAFIA via libera nella sopraffazione e nel controllo del territorio. Il tutto a discapito dello sviluppo dell’economia e della qualità della vita.
Le denunzie di Libero GRASSI erano state sempre coraggiose, precise e ben documentate. Avevano messo in crisi l’arroganza della MAFIA e dei suoi complici ….. ad ogni livello. Da qui la “condanna a morte”, prevista ed affrontata con dignità e coraggio da Libero GRASSI. Di lui citiamo – fra i tanti – un insegnamento ancora oggi particolarmente valido ed attuale: NON SERVE AVERE PAURA. LA PAURA FA IL GIOCO DELLA MAFIA. BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI FARE DELLE SCELTE PRECISE, DI DECIDERE DA CHE PARTE STARE, E NON FARSI COGLIERE DA SENTIMENTI IRRAZIONALI.
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Cosa è rimasto, oggi, dell’insegnamento e dell’esempio di LIBERO GRASSI? Molto. Se si pensa a tanti altri MARTIRI della lotta contro la MAFIA ed all’affermarsi di una nuova coscienza civile.
La MAFIA è stata, inoltre, certamente ridimensionata. Non possiamo, però, dire che sia scomparsa o che non controlli più il territorio, anche attraverso l’imposizione del “PIZZO”.
Né possiamo dire che la MAFIA siciliana non abbia tratto nuova linfa dai fatti ed eventi criminosi, dei quali parlano le cronache giornalistiche e giudiziarie, avvenuti, oltre che a livello internazionale, da Nord a Sud del territorio della Repubblica Italiana, passando comodamente da Roma, da Milano e da tante altre “metropoli” e “realtà” centro-settentrionali ….. Senza, ovviamente, dimenticare gran parte della classe politica pseudo-dirigente e dei partiti e dei gruppi di potere dominanti in Sicilia. E spesso tirati in ballo, non certo a caso.
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E allora?
La risposta nostra è che a mali estremi occorre opporre estremi rimedi. E che i sacrifici di tante preziose vite umane vittime della MAFIA (che non possiamo neppure citare, tanto sono numerose) obbligano i Siciliani tutti ad essere in prima linea nella lotta contro la MAFIA. Sempre, ovunque e comunque.
Anche perché la MAFIA ha messo radici in Sicilia dal 1860 (sta compiendo due secoli di vita!). Non ne possiamo più! Ed è giunta l’ora di farla finita!
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Non a caso, l’FNS Sicilia Indipendente ha fatto proprio l’assioma dell’Indipendentismo forte e puro, che ci permettiamo di ripetere a noi stessi ed a quanti dicono di amare la Sicilia: La Sicilia sarà veramente libera (ed indipendente) se si sarà, prima, liberata dalla Mafia.
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Onore, “memoria” e gratitudine per LIBERO GRASSSI e per tutti i Martiri della lotta contro la MAFIA!!!

Il Presidente Onorario dell’FNS
(Giuseppe SCIANO’)

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