Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SACCO DI BROLO E MALAFFARE: “UN CASO UNICO NEL PANORAMA NAZIONALE, ANCORA LE CONSEGUENZE LE VIVIAMO OGNI GIORNO”

Nota del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, di replica a quello odierno dell'oppozione consiliare: "Che peccato quando si perde l’occasione per stare zitti…"
Brolo (Me), 25 Agosto 2015 – Che peccato quando si perde l’occasione per stare zitti. Cari componenti della minoranza consiliare, non ho urlato a voi…Anzi non ho urlato affatto. La conferenza stampa è stata fatta per informare correttamente i Cittadini, chiarire loro come stanno le cose, far capire che dopo oltre un anno di infondati ricorsi, gratuite contestazioni, pretestuose opposizioni, tutte le autorità interpellate hanno confermato la correttezza dell’operato della amministrazione che mi onoro di guidare e che ha lavorato e lavora giornalmente in sintonia e operosa collaborazione. I risultati positivi ottenuti sono sotto gli occhi di tutti.

Al momento l'obiettivo principale della nostra squadra è quello di guidare la comunità verso la strada della normalità, con particolare attenzione al regolare funzionamento dei servizi comunali e della macchina burocratica amministrativa ed alle fasce più deboli. Tar, Corte dei Conti, Indagini ispettive ci danno ragione, ci dicono che abbiamo agito correttamente, nel rispetto della norme, dei ruoli, che nonostante le difficoltà contingenti Brolo sta operando con una normalità, fatta da atti legittimi, azioni concrete, rispetto della legalità. Che bisogno c’è di urlare per dire ciò.

A fronte di tale corretto modo di operare si registra l'azione di un’opposizione che mal digerisce questo ruolo, che ancora sogna altro.. Dimostrando pochezza di azioni. Un ruolo male interpretato e che ormai tutti i cittadini ed anche altre istituzioni hanno compreso e valutato di conseguenza. Leggo il Vostro comunicato che dimostra quanto poco avete da dire. Abbiamo fatto un ragionamento d’ampio respiro, parlato di collaborazione, normalità, crescere insieme, con i Cittadini parte attiva di questo processo.

I continui ed ingiustificati attacchi dimostrano ulteriormente che anche se avessimo urlato sarebbe state parole perse nel vento. Siamo alle solite. Evocate passate ispezioni, come evocate anche passati fatti, cose diverse. Quelle ispezioni, al di là delle risultanze, erano basate su teoremi che poi sono diventate realtà giudiziarie che hanno dimostrato il SACCO DI BROLO e la esistenza di un malaffare criminale che è un caso unico nell'intero panorama nazionale per la gravità dei coinvolgimento e dei fatti che sono emersi.

Oggi ancora quelle conseguenze le viviamo nel quotidiano con uffici azzerati e gente ancora sottoposta a “misure cautelari”. Mi costringete a parlarne ancora e me ne dolgo, ma è necessario che i cittadini sappiano, facciano dovuti distinguo, per potere scegliere consapevolmente da che parte stare.
Non urlo. Non l’ho mai fatto…. La forza della ragione, del buon amministrare, mi impone di non sprecare ulteriori energie. Quelle che ho le dò al mio paese, ai miei concittadini.
C’è tanto da fare… insieme.

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