Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

UN PROFUGO IVORIANO ACCUSATO DEL DUPLICE OMICIDIO DI PALAGONIA, È OSPITE DEL CARA DI MINEO

 Catania, 31/08/2015 – Si chiama Kamara Mamadou, 18 anni, originario della Costa d'Avorio, il giovane ivoriano ospite del Cara di Mineo, il giovane sospettato del duplice omicidio di , Vincenzo Solano 68 anni e la moglie Mercedes Ibanez di 70, uccisi barbaramente nella loro villetta di Palagonia, in provincia di Catania. Il giovane ivoriano, ospite del centro di accoglienza di Mineo, è stato fermato dalla polizia, sospettato d’essere l’autore del duplice omicidio dei coniugi di Palagonia: aveva con sé il telefonino e il computer dei due anziani coniugi trovati morti in casa a Palagonia, Vincenzo Solano 68 anni e la moglie Mercedes Ibanez di 70, trovate completamente nude dopo il delitto. Nessun segno di scasso è stato notato dagli investigatori alle porte e alle finestre della villetta. Agli investigatori l’ivoriano avrebbe detto di avere trovato oggetti e indumenti di proprietà delle vittime “sotto a un albero".

La spiegazione non ha convinto gli investigatori e viene vagliata dagli uomini della Squadra mobile e della Scientifica di Catania. Kamara Mamadou al momento è indagato per ricettazione: sui suoi abiti sono state trovate tracce di sangue e in una borsa di plastica effetti personali delle due persone uccise. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal procuratore di Caltagirone,Giuseppe Verzera. Ma al vaglio degli inquirenti sono i tabulati telefonici del giovane richiedente asilo, ospite del Cara di Mineo.
L'ivoriano – infatti – indossava i vestiti di Solano, come testimoniato dalle figlie delle vittime. Si pensa che il movente possa essere il tentativo di rapina. Un delitto davveero barbaro che induce gli inquirenti a ritenere che l'ivoriano non abbia agito da solo ma assieme a più complici extracomunitari. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di individuare gli altri possibili autori del delitto, gli eventuali complici. E’ stata la Polizia a fare la macabra scoperta del duplice omicidio dopo il ritrovamento di alcuni effetti appartenenti alle vittime in possesso dell’ivoriano, in particolare del telefonino sottratto a Vincenzo solano, l’uomo sgozzato e morto dissanguato, mentre la moglie è stata lanciata dal balcone.
Mamadou Kamara è il nome del 18enne accusato del duplice omicidio dei coniugi di Palagonia, Vincenzo Solano, 68 anni, e la moglie Mercedes Ibanez, 70 anni. Mamadou Kamara è ospite del Cara di Mineo, sbarcato a Catania l'8 giugno 2015, si era dichiarato profugo.
Il diciottenne fermato dalla polizia è stato bloccato ai controlli di rientro al Centro accoglienza di Mineo, in quanto nel suo borsone sono stati trovati il telefonino, un pc portatile e una telecamera, senza che il ragazzo abbia saputo dare spiegazioni sulla loro provenienza. A Palagonia la squadra mobile della questura di Catania e del commissariato di Caltagirone hanno così avviato prontamente le indagini.

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