Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

BERLUSCONI “SUGGERIVA GLI OBIETTIVI A COSA NOSTRA PER FARE ABOLIRE IL 41 BIS E MODIFICARE LA LEGGE SUI PENTITI”?

"Silvio Berlusconi suggeriva gli obiettivi a Cosa nostra" secondo il collaboratore di giustizia Giovanni Ciaramitaro, alla ripresa dell'udienza del processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Le stragi del 1993 erano fatte "per abolire il 41 bis e modificare la legge sui pentiti. Le bombe servivano per scendere a patti con lo Stato". Il nome "lo fece Francesco Giuliano, durante il periodo in cui abbiamo trascorso assieme la latitanza, mentre in tv c'era una trasmissione in cui partecipava Berlusconi"

Palermo, 10 set. 2015 - "Era Silvio Berlusconi il politico che suggeriva gli obiettivi a Cosa nostra". Lo ha detto il collaboratore di giustizia Giovanni Ciaramitaro, oggi, alla ripresa dell'udienza del processo sull trattativa tra Stato e mafia, in corso nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, riferendo delle stragi in Continente del 1993, fatte, ha spiegato "per abolire il 41 bis e modificare la legge sui pentiti. Le bombe servivano per scendere a patti con lo Stato". E un politico - che prima della breve sospensione per conferire col proprio avvocato aveva detto che era di Palermo e che non voleva nominare per tutelare la propria famiglia - "dava gli obiettivi da colpire, gli indirizzi giusti".

Il nome "lo fece Francesco Giuliano - ha aggiunto Ciaramitaro - durante il periodo in cui abbiamo trascorso assieme la latitanza, mentre in tv c'era una trasmissione in cui partecipava Berlusconi". Ciaramitaro il 23 luglio 1996 al pm Gabriele Chelazzi, disse, riferendo quanto appreso da Francesco Giuliano: "come infatti lui (Berlusconi, ndr) - ha confermato oggi davanti alla Corte di assise di Palermo - diventato presidente si e' mosso, per fare una legge sulle carceri, che non e' stata approvata". Secondo Ciaramitaro le stragi del 1993 si fermarono per "motivi finanziari. Dopo l'arresto dei fratelli Graviano - ha detto - non c'era piu' nessuno che sosteneva le trasferte. A Roma e' rimasto seppellito l'esplosivo da piazzare nella Torre di Pisa, il resto invece era a Palermo". (AGI)

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