Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LIVATINO, IL GIUDICE SIMBOLO DELLO STATO IN LOTTA CONTRO LA MAFIA SARÀ SANTO

21/09/2015 - Rosario Angelo Livatino, il martirio del giovane giudice simbolo dello Stato in lotta contro la mafia. Rosario Livatino sarà Santo. Ai suoi killer disse: “Cosa vi ho fatto?”, come il Cristo. È già Servo di Dio. Elena Valdetara Canale miracolata per intercessione del mite e inflessibile magistrato cattolico Rosario Livatino trucidato il 21 Settembre 1990 da quattro sicari assoldati dalla Stidda, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra. San Giovanni Paolo II lo definì “Martire della Giustizia e indirettamente della Fede”. La sua fu una Lezione di Alta Civiltà Giuridica. Il 19 Luglio 2011 è stato firmato dall’arcivescovo di Agrigento, il decreto per l’avvio del processo diocesano di beatificazione, aperto ufficialmente il 21 Settembre 2011 nella chiesa di San Domenico di Canicattì. È attestato il suo impegno affinché, nell’aula delle udienze in Tribunale, ci fosse un crocifisso. L’Agenda di Livatino “sub tutela Dei”. Fede e Diritto.

L’effetto perverso fondamentale che può annidarsi nel responsabilizzare civilmente il giudice. Giustizia e Fede. “Il giudice non può e non deve essere un protagonista occulto dei cambiamenti sociali e politici. L’indipendenza del giudice – insegna Rosario Livatino – non è solo nella propria coscienza, nella incessante libertà morale, nella fedeltà ai principi, nella sua capacità di sacrificio, nella credibilità che riesce a conquistarsi con le sue decisioni. L’indipendenza del giudice è anche nella sua moralità, nella trasparenza della sua condotta dentro e fuori delle mura del suo ufficio. Solo se il giudice realizza in sé stesso queste condizioni, la società può accettare ch’egli abbia sugli altri un potere così grande come quello che ha”. Livatino è un grande esempio morale per i giovani e per l’Italia che ama la sua Costituzione della Repubblica oggi sotto assedio. Diritto biblico e diritto evangelico. La sua Lezione scuote le coscienze.

Nicola Facciolini

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