Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MILAZZO, VIOLENTA LITE TRA DUE NUCLEI FAMILIARI: ARRESTATE 3 PERSONE E DEFERITE ALTRE 6 PER LESIONI AGGRAVATE

Milazzo, violenta lite tra due nuclei familiari: intervengono tempestivamente i Carabinieri ed arrestano tre persone e ne deferiscono in stato di libertà altre sei per lesioni aggravate in concorso
Milazzo, 02 Ottobre 2015 - Prosegue la campagna di prevenzione e contrasto dei reati ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed in particolare dei militari del Nucleo Radiomobile agli ordini del nuovo Comandante Maresciallo Aiutante Rocco Fleres i quali, nella serata di ieri, con l’ausilio di una pattuglia della Stazione di Fondachello Valdina agli ordini del Maresciallo Aiutante Carmelo Carbone, hanno tratto in arresto tre persone, a Olivarella di Milazzo, a seguito di una violenta colluttazione scoppiata per futili motivi.

A fare scattare l’intervento dei Carabinieri, intorno alle 19.45 di ieri sera, è stata una telefonata pervenuta all’utenza di Pronto Intervento 112 con cui veniva segnalato che nella via Palmiro Togliatti di questo centro si era scatenata una violenta lite in cui erano coinvolte diverse persone.
Giunti nella località segnalata, i Carabinieri sorprendevano i tre individui che, con fare minaccioso ed in evidente stato di alterazione, si scagliavano contro la vittima della loro furia poi identificato in un 37enne di Messina.

A quel punto, i Carabinieri riuscivano a bloccare, prima uno degli aggressori armato di bastone e successivamente altri due che a loro volta, a mani nude, si erano scagliati sulla vittima, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 7 gg. I tre soggetti bloccati venivano successivamente identificati in un 56enne macellaio, un 20enne ed un 42enne tutti di Milazzo, quest’ultimo a sua volta riportava delle lesioni guaribili in 25 gg.

La vicenda, sviluppatasi nel corso di un intero pomeriggio e tassellata da diversi episodi di aggressioni verbali e fisiche ha raggiunto l’apice proprio poco prima che i Carabinieri intervenissero. Dalle indagini dei Carabinieri, si è riuscito a ricostruire che, alla base della diatriba c’erano antichi dissapori tra due distinti nuclei familiari allargati che abitano a distanza di pochi metri. Alcuni dei protagonisti della vicenda sono già noti infatti ai Carabinieri per passate richieste di intervento sempre a seguito di screzi e litigi.
A far scattare la scintilla ieri un apprezzamento di “poco gusto” all’indirizzo di una minorenne appartenente a una delle due famiglie. Quella “battuta” mal digerita sarebbe stata alla base di un’escalation di insulti, minacce e alla fine di aggressioni fisiche durate più di qualche ora e terminata solo grazie al pronto intervento dei Carabinieri.
Nel corso della contestuale perquisizione i militari sequestravano inoltre un bastone di legno, originariamente un piede di sedia, utilizzato nel corso dell’aggressione.

Sul posto intervenivano anche diverse ambulanze del 118 che provvedevano a trasportare i feriti presso il locale nosocomio milazzese ove il personale sanitario riscontrava agli interessati delle lesioni giudicate guaribili in un periodo di tempo compreso tra 2gg e 25 gg.
Al termine della ricostruzione dei fatti, i tre un 56enne macellaio, un 20enne ed un 42enne disoccupati tutti di Milazzo venivano tratti in arresto in flagranza del reato di lesioni aggravate in concorso, e su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto che ha coordinato l’attività, venivano sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Ricostruito il quadro complessivo venivano inoltre deferite in stato di libertà altre sei persone, un 37enne ed una 36enne di Messina, un 23enne una 16enne ed un 54enne di Milazzo, ed un 33enne di Barcellona Pozzo di Gotto, legate da rapporti di parentela ed amicizia con i protagonisti della colluttazione sedata dai militari, che a vario titolo avevano partecipato alle colluttazioni.

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