Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

DENISE PIPITONE “È VIVA ED È QUI”, UNA VOCE ANONIMA COSÌ AVREBBE DETTO AL TGR BASILICATA

11/10/2015 - Denise Pipitone, la piccola di Mazara del Vallo scomparsa la mattina del 1 Settembre 2004, alle ore 8:30, mentre la mamma, Piera Maggio, stava per servire in tavola la pasta per il pranzo, potrebbe essere viva e trovarsi in Basilicata. Denise Pipitone sparì dal marciapiede davanti alla porta di casa, dove stava giocando, a Mazara del Vallo (Trapani) in via Domenico La Bruna, angolo, via Castagnola.
“È viva ed è qui, in Basilicata”. La voce, senza esitazioni, è quella di un uomo che ha telefonato alla redazione del TgR Basilicata sostenendo di conoscere la persona che ad agosto scrisse sul profilo Facebook di Piera Maggio “sono Denise, mamma”. Gli indizi raccolti dagli inquirenti che indagano sulla scomparsa di Denise portano in una scuola media di Tito, un paese in provincia di Potenza e frequentata dalla ragazzina che vive con la mamma di nazionalità serba e somiglierebbe straordinariamente a Denise Pipitone, come ha mostrato la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”.

"È lei, Denise, e vive qui con una famiglia arrivata da qualche anno". E’ la testimonianza alla redazione del TgR Basilicata di un anonimo, la cui identità non viene rivelata. L’uomo ha confermato gli indizi mostrati nell'ultima puntata di Chi l'ha visto?, dopo che ad agosto Piera Maggio, madre della piccola Denise Pipitone, è stata contattata su Facebook da una ragazzina che le avrebbe detto: "Sono Denise mamma...".

In effetti il cognome della ragazza che ha scritto a Piera Maggio su Facebook coincide con quello del capo di un campo rom ubicato nei pressi di Mazara del Vallo, là dove Denise fu cercata inutilmente dopo la scomparsa.
Per la sua scomparsa con sentenza di secondo grado la terza sezione d’appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti, ha confermato l’assoluzione di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, accusata disequestro di persona e ritenuta responsabile della scomparsa della bambina di Mazara del Vallo.
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Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, aveva segnalato un paio di mesi addietro alla Procura di Marsala il messaggio ricevuto dalla madre di Denise su Facebook. Come detto, infatti, il cognome della ragazza autrice del messaggio corrisponderebbe a quello di una famiglia rom che anni fa viveva in un campo vicino a Mazara del Vallo, dove Denise venne cercata invano subito dopo la sua scomparsa. In seguito quella famiglia rom avrebbe trascorso un periodo in Calabria. La ragazza dietro il profilo Facebook dal quale era partito il messaggio era stata contattata da un’inviata di Chi l’ha visto? e aveva negato di aver scritto quel messaggio. Ma subito dopo, a microfoni ancora accesi, aveva chiesto: “Ma se adesso Denise è qua, voi la venite a prendere?”.

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