Palermo, 08/10/2015 – Crollo colposo. Questa l'ipotesi di reato sulla quale si sta muovendo l'inchiesta della procura di Messina per la frana che si e' verificata sull'autostrada A18 Messina-Catania, all'altezza dell'abitato di Letojanni, determinandone la provvisoria chiusura. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro, attualmente e' contro ignoti. La Procura ha aperto un fascicolo disponendo l'acquisizione di fotografie dell'intera area interessata alla frana ed altri documenti per cercare di avere un quadro completo della situazione e chiarire i motivi che hanno portato allo scivolamento di una parte della collina. Le prime avvisaglie di un movimento della terra si erano avute gia' venerdi' scorso, poi lunedi' il fronte della frana si e' allargato facendo arrivare sulla carreggiata detriti e terra. Così scrive l’Agenzia Agi.
Intanto, si è svolta oggi la conferenza di servizi per valutare i danni prodotti dalla frana che si è riversata sulla corsia occidentale dell'autostrada Palermo - Messina all'altezza di Letojanni alla presenza oltre che del presidente Crocetta, degli assessori Croce e Pizzo, del presidente del Cas Faraci, del responsabile regionale della Protezione Civile, del direttore del Genio civile di Messina e i sindaci di Letojanni, Taormina, Sant'Alessio Siculo, Castelmola, Mongiuffi Melia, Forza d'Agrò, Pagliara.
Nel corso dell'incontro il Cas ha annunciato di avere già avviato attraverso rocciatori, alcuni lavori di riagganciamento dell'area franosa, rappresentando però sulla base di valutazioni espresse dal Genio civile, che anche la parte superiore potrebbe essere interessata da ulteriori fenomeni di smottamento.
Per cui si rende immediatamente necessario un sopralluogo congiunto con i tecnici del Genio civile di Messina, del Cas, della Protezione civile, degli assessorati al Territorio e Ambiente e alle Infrastrutture insieme ai direttori ai lavori pubblici dei comuni interessati.
I sindaci presenti hanno rappresentato che anche la statale litoranea presenta alcune criticità relativamente alle vie di fuga. Su questo ci sarà un confronto tra l'assessorato Infrastrutture e Anas, mentre altri sindaci hanno segnalato la presenza di alcune mini frane che rappresentano pericolo per alcuni comuni.
Nel corso dell'incontro il presidente ha confermato che il Cas affronterà i lavori, di concerto con gli altri enti interessati, per il ripristino dell'arteria e il contenimento frana. L'assessorato regionale al Territorio e Ambiente e la Protezione civile, si occuperanno di altre piccole frane che non minacciano l'autostrada ma che rappresentano un pericolo per i centri abitati dei comuni. Il piano di intervento è già iniziato in modo tempestivo per un veloce ripristino della viabilità.
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