Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MEGA-INCENERITORE VALLE DEL MELA: DUE MOZIONI IN DISCUSSIONE ALL'ARS CON AL CENTRO LA SITUAZIONE AMBIENTALE

La nota stampa relativa alle due mozioni messe in calendario per essere discusse all'Assemblea Regionale Siciliana, che pongono al centro la situazione ambientale della Valle del Mela e lo scellerato progetto di costruzione del Mega-inceneritore al posto della Centrale termoelettrica di Archi

Valle del Mela (Me), 12/10/2015 - Due mozioni che mettono al centro la situazione ambientale della Valle del Mela e lo scellerato progetto di costruzione del Mega-inceneritore sono state messe in calendario per essere discusse all'Assemblea Regionale Siciliana. La prima impegnerebbe il governo Crocetta a negare qualunque forma di autorizzazione alla costruzione del mega-inceneritore al posto della Centrale termoelettrica di Archi, la cui area dovrebbe anzi essere utilizzata per la realizzazione di attività che salvaguardino gli attuali livelli occupazionali annullando le emissioni in atmosfera. Il documento prospetta una serie di iniziative finalizzate al risanamento e alla bonifica del comprensorio del Mela, direzione totalmente opposta a quella dell'incenerimento. Molto importante è la richiesta che venga installato un sistema di rilevamento della concentrazione atmosferica di polveri sottili ed altri inquinanti, che possa stabilire che contamina giornalmente i cieli della valle, uccidendo ogni anno centinai di uomini e donne per malattie oncologiche o dell'apparato cardiaco e respiratorio.

L'altra mozione , più generale, chiede in primo luogo l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sugli attuali livelli di contaminazione dell'Area ad Alto Rischio Ambientale, istituita dieci anni or sono, e sulla compatibilità delle industrie operanti nell'area con gli attuali livelli di contaminazione e urbanizzazione. Tale prescrizione assume un valore particolare soprattutto in riferimento al posizionamento, senza che esista un piano d'emergenza esterno, degli enormi serbatoi di carburante situati a pochi metri dalle case, la cui osservanza della legge andrebbe valutata alla luce di quanto prescritto dal Dlgs 334 del 1999, n. 334, relativo al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose.

Come comitati No Inceneritore esigiamo che le due mozioni vengano discusse al più presto. Il biocidio e la contaminazione in atto nel comprensorio del Mela sono ormai un'urgenza sul piano sanitario e ambientale. Ma discuterne non basta. Chiediamo ai deputati dell'ARS che approvino i testi; a volerlo sono le tre mila persone che domenica 27 settembre hanno calpestato le strade di Archi-San Filippo del Mela. Delle voci dei tremila, il presidente Crocetta deve ascoltare il messaggio chiaro: No all'inceneritore, Si alla vita e allo sviluppo pulito. In fondo potrebbe agire prima dell'eventuale approvazione delle mozioni, dimostrando, per una volta, che gli interessi dei siciliani vengono prima di quelli delle lobby e dei potenti.
Qualche tempo fa si diceva di dover interpretare le cose del mondo con “l'ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione”.

La rilevanza che la questione del mega inceneritore assume per le vite delle donne e degli uomini della Valle impone che nessuno dei due elementi della massima prevalga. Pertanto, ancora una volta, attendiamo i fatti, che saranno l'unico metro nel misurare la credibilità e l'onorabilità dei politici e degli amministratori.

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