Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

MESSINA, CRISI IDRICA: 40 MILIONI VENGANO DESTINATI PER ELIMINARE LE ENORMI PERDITE NELLA RETE IDRICA

CapitaleMessina interviene a proposito dell'emergenza idrica. "E' pensabile che si preveda di realizzare degli utili dalla gestione delle risorse idriche da distribuire al socio Comune di Messina, invece di destinarli ad investimenti?"

Messina, 26 ottobre 2015 - L'emergenza idrica che la città sta vivendo in questi giorni ci pone, come cittadini ed attenti osservatori, alcuni quesiti.
E' ragionevole che l'amministrazione comunale ed i vertici dell'AMAM negli ultimi anni abbiano concentrato la loro attenzione su implementazione dei servizi, trasferimenti di personale e distribuzione di utili invece di programmare azioni mirate a far funzionare bene l'azienda attraverso buone pratiche che non facciano piombare la città nel caos come quello che vivremo in questi giorni?
E' pensabile che si preveda di realizzare degli utili ( euro 23.144.266) dalla gestione delle risorse idriche da distribuire al socio Comune di Messina, invece di destinarli ad investimenti?
Ed ancora, siamo sicuri che sia attuale e conveniente il mantenimento della società per azioni come modello giuridico per la gestione del servizio idrico integrato?

Se si dovessero avverare le previsioni del piano pluriennale e noi come affermato in diverse occasioni non ci crediamo, l'utile sperato comporterebbe per l'azienda il versamento di imposte per più di euro 15.000.000.

CapitaleMessina chiede, piuttosto, che i 40 milioni di euro di cui sopra, gli utili più le imposte derivanti, vengano destinati ad investimenti che: ammodernino la rete di distribuzione eliminandone le enormi perdite nella distribuzione; ricerchino nuovi pozzi e fornitori da cui approvvigionarsi nell'ordinaria amministrazione o in caso di emergenze; prevedano la ristrutturazione della tratta da Fiumefreddo a Messina.
L'appello lo facciamo a tutti, soprattutto ai consiglieri comunali, considerato che l'amministrazione Accorinti si e' dimostrata poco sensibile alle critiche ed agli stimoli provenienti dalla società civile.

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