Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

BANCHE: “CANCELLARE LE BCC SIGNIFICA ATTACCARE L’ECONOMIA REALE”

Roberto Scazzosi, presidente e Luca Barni, direttore generale BCC Busto Garolfo e Buguggiate #iostoconlebcc: «L’utile delle BCC non va in bonus ai manager, ma a sostenere le realtà dei territori e a rafforzare il patrimonio della banca»

23/12/2015 - E’ acclarato: le BCC danno fastidio. Perché non rispondono a logiche di potere ma soltanto ai soci, certo, ma anche perché con l’utile non liquidano stock option e/o benefit ai dirigenti; ma lo mettono per l’80% a patrimonio (il che rafforza la solidità, come dimostra il CET1 medio del 16,2% contro una media del 12,1% del sistema bancario italiano), per il 3% nella promozione della cultura cooperativa e per oltre il 20% nel sostegno ai territori e ai tanti attori, sociali, culturali e formativi che vi operano. Una differenza non da poco.
Torniamo a parlare della confusione tra le 4 banche salvate, che non sono BCC, e il nostro movimento cooperativo a seguito della comunicazione fatta oggi da Federcasse su molti quotidiani, perché oltre alla resistenza in questi casi la testimonianza è necessaria. E’ necessario metterci la faccia.

E perché va detto con chiarezza che esiste una reale concorrenza, fondamento del libero mercato, solo se c’è effettivo pluralismo, ossia se il cliente ha la possibilità di scegliere non fra tante banche, ma fra banche diverse, quindi fra banche con una ragione sociale diversa, che operano in maniera diversa, come si è chiaramente visto negli anni della crisi, quando sono state le BCC a sostenere l’economia reale.
Snaturare le BCC, che di fatto vuol dire cancellarle, significa togliere di mezzo un attore che fa della democrazia economica e della mutualità una ragione d’essere; significa eliminare dal mercato un concorrente differente dagli altri e impoverire i risparmiatori (oggi i soci sono oltre 1 milione e 200mila), privandoli di una possibilità di scelta.

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