Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

BARACCATI MESSINA, LA REGIONE REVOCA I FINANZIAMENTI PER 8 OFFERTE PER L’ACQUISTO DI ABITAZIONI

Messina, 9 dicembre ’15 – La Regione Sicilia revoca i finanziamenti per 8 delle 10 offerte che il Dipartimento Politiche della Casa del Comune di Messina aveva approvato con determina dirigenziale nr 67 del 28 novembre 2014. La nota dell’Assessorato regionale con cui si boccia l’Amministrazione comunale è la numero 56758 dell’11 novembre scorso. La determina del Comune di Messina, ai sensi delle leggi regionali 10/90 e 4/2002, era finalizzata all’acquisto di alloggi da destinare agli aventi diritto in base alle priorità delle liste del risanamento. Le anomalie, rilevate dalla speciale commissione istituita presso il Dipartimento Regionale delle Infrastrutture-Gestione Patrimonio Abitativo, riguarderebbero prevalentemente inadempienze sul possesso, alla data di scadenza del bando, del fondamentale requisito della certificazione di abitabilità degli immobili in acquisto da parte del Comune di Messina.
«La revoca dei finanziamenti regionali è un duro colpo alle speranze degli aventi diritto che perdono una importante opportunità abitativa nel mare magnum delle necessità derivanti dal mancato risanamento di Messina» afferma Loris Foti, responsabile territoriale del Sicet, il sindacato della Cisl che tutela inquilini e proprietari.

«È una limpida rappresentazione – aggiunge il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese - di come l’Amministrazione comunale opera in tema di attenzione alla conformità di norme e procedure. Il risanamento della città diventa un’altra incompiuta: per sopperire al fabbisogno abitativo dei circa 2400 nuclei baraccati, infatti, sarebbe necessario reperire ancora circa 800 milioni di euro».
«Nell’ultimo quinquennio – evidenziano ancora Genovese e Foti - la città di Messina ha ottenuto finanziamenti per circa 50 milioni di euro con il modesto obiettivo della creazione di circa 300 alloggi. Di questi, però, solo il 20% sono stati parzialmente completati, mentre 74 sono state le abitazioni acquistate. Continuando con questo ritmo da lumaca il risanamento potrà essere risolto in circa 120 anni».

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