Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

OLIO DALLA TUNISIA, PER LACCOTO È UN "COLPO MORTALE ALL'AGRICOLTURA SICILIANA"

Olio acquistato dalla Tunisia, per Laccoto "colpo mortale all'agricoltura siciliana". Presentata una mozione all'Ars
Palermo, 30 dicembre 2015 – “Siamo vicini al popolo tunisino, a cui va tutta la nostra solidarietà per gli attacchi terroristici subiti, ma imporre l’export di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia verso l’Unione Europea, anche se come misura temporanea fino al 2017, rappresenterà l’ennesimo colpo mortale all’agricoltura siciliana”. Lo dichiara il presidente della Commissione Attività Produttive all’Assemblea Regionale Siciliana Giuseppe Laccoto che ha presentato una mozione per impegnare il Governo regionale “ad intervenire presso il Governo nazionale affinché venga rivista la decisione di introdurre settanta mila tonnellate di olio tunisino in due anni nel mercato dell’Unione Europea e si individui una soluzione diversa, opportuna e dovuta per sostenere il popolo Tunisino e nello stesso tempo salvaguardare l’unica seria fonte di vita che ha la Sicilia già agonizzante a causa dell’accordo del 2012”.

“La Sicilia e la provincia di Messina in particolare avevano, negli anni, diversificato le proprie coltivazioni andando verso la produzione di olio d’oliva, visti i danni provocati dall’accordo euro-mediterraneo con il Marocco”. “A ciò va aggiunto – continua l’on. Laccoto - che la Comunità Europea non ha ancora riconosciuto alla Sicilia le dovute misure di salvaguardia previste dall’articolo 7 dell’accordo con il Marocco, così come chiesto dal Parlamento Siciliano”. “La Sicilia non può continuare a pagare a danno della propria agricoltura e quindi con il futuro del proprio popolo – conclude Laccoto - il prezzo di tutti gli accordi che si susseguono a tutela della democrazia e della stabilità nell’area del Nord Africa”.

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