Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

M5S: UNA COMMISSIONE D’ACCESSO PER IL COMUNE AMMINISTRATO DAL SINDACO DEL PD ENZO BIANCO

Roma 20 gennaio 2015: "Oggi il Movimento Cinque Stelle ha chiesto al ministro Alfano la commissione d’accesso al comune di Catania guidato dal sindaco del PD Enzo Bianco. I deputati Riccardo Nuti e Giulia Grillo sottolineano come il Governo Renzi ha l'obbligo di salvaguardare l'amministrazione pubblica inviando la commissione d'accesso per verificare l'eventuale condizionamento dell'amministrazione comunale da parte della criminalità organizzata e decidere se sia necessario lo scioglimento del comune. Gli elementi di possibili infiltrazioni mafiose tramite consiglieri comunali e presidenti di circoscrizione, su cui l'antimafia siciliana ha chiesto l'intervento della procura e della commissione nazionale antimafia, sono pesanti e non sottovalutabili. Ancor più scandalosa è la vicenda legata al piano di urbanizzazione per oltre 300mln€ che vede interessi mafiosi nella società realizzatrice e intercettazioni fra il sindaco del PD Bianco e Ciancio, proprietario di molti terreni interessati dalla cementificazione, unico editore di Catania e ai tempi indagato per concorso esterno in associazione mafiosa”.

“Troppe sono le ombre che incombono sul Comune di Catania e sulla sua amministrazione: dalle asseverazioni delle partecipate al bilancio comunale, dal PUA (Piano Urbanistico attuativo) al progetto ad esso collegato cui fa riferimento la società Stella Polare, i cui soci fondatori risultano, dagli atti processuali e dalle dichiarazioni di stampa, collegati alle cosche mafiose, finendo con le presunte infiltrazioni mafiose in consiglio comunale come evidenziato dalla relazione della Commissione Antimafia della Regione Siciliana. Dall'intercettazione telefonica del maggio 2013 nel corso della conversazione tra Mario Ciancio e l'attuale Sindaco Bianco si evince un chiaro interesse dell'imprenditore, allora indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, sulla votazione del giorno precedente in consiglio comunale sull'approvazione del PUA avvenuta il giorno precedente, tanto è che lo stesso Ciancio mostra la sua preoccupazione perché non era certo che l'allora consigliere D'Agata si sarebbe astenuto. Di fatto D'Agata si è astenuto. Il sindaco Bianco deve dare una risposta ai cittadini di Catania su questo punto.

Inoltre è necessario conoscere il peso dei voti dei consiglieri indicati dalla commissione antimafia, tra i quali due della maggioranza, all'interno del consiglio comunale. Quanto hanno pesato nell'approvazione del bilancio, quanto nell'approvazione del PUA e nell'approvazione di atti importanti per la nostra città. Riteniamo urgente e necessario avviare la procedura di scioglimento del Comune”. Conclude la senatrice Nunzia Catalfo.

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